Giulio Bosca: «Domani a tutta, c’è bisogno del colpaccio»

Nevica in Alta Badia e viene giù forte. Domani è in programma il terzo gigante della stagione sulla mitica Gran Risa. Fra gli azzurri in cerca di gloria ecco anche Giulio Bosca, classe 1990, atleta di interesse nazionale. Non ha gareggiato a Soelden, a Beaver Creek invece non si è qualificato per la seconda frazione. Era convocato per Val d’Isere ma la gara è stata cancellata. Domani sarà allora al cancellato di partenza sulle nevi ladine badiote di la Ila. E’ carico Giulione, uno di quelli che non hai mai avuto certezze in questo mondo. Dentro e fuori squadra, a caccia ogni gara del posto per quella successiva. Una croce l’incertezza, una stigmate che lo segna da sempre.

ECCO GIULIO – Ci dice lo Yankee di Milano: «Domani sarà il mio secondo gigante di stagione. Tattica? Una sola, andare a tutta, senza fare calcoli, a maggior ragione se abbasseranno la partenza visto le avverse condizioni meteo. So dove devo stare attento, ossia la parte finale del muro. Ci sono quattro porte e si rischia di farle di traverso se si sbaglia linea e quindi addio velocità sul piano finale. E allora a tutta domani, c’è bisogno del colpaccio». 

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