LIVIGNO – 39 giganti, guerrieri, atleti ancora per un giorno. Livello alto per davvero in questa selezione del Master istruttori di sci alpino. E’ stata una battaglia allo sfinimento. Le batterie logorano e se non passi subito devi risalire in partenza. Altro giro, altra corsa, altra energia. Cuore che pulsa, quadricipiti che bruciano nel gigante livignasco. Si divincolano fra le porte larghe i ragazzi. Attaccano, sbagliano, deragliano. Chi esulta, chi tribola, chi fallisce il primo obiettivo. Dicevamo gara vera e gara vera è stata. E così ecco i risultati che non ti aspetti. Credi che possano farcela senza batter ciglio alcuni che leggi nella start list, invece l’agonismo a volte è crudele, non fa sconti. Nomi pesanti non passano la prova: Quaquarelli, Franceschetti, Manfrini per farne alcuni. E stiamo parlando di gigantisti di valore in carriera.
Altri big lottano, come Gualazzi che riesce a staccare il secondo tempo dopo la sorpresa Krause (best time) e come invece Squassino che necessita della seconda batteria. Poi in ordine sparso ecco primeggiare e passare alla prova degli archi: Biasci, Pompei, De Crignis, Tedeschini, Allemand, Orsini, Cordone, Appierto, Leonardi Cattolica, Poletti, Paluselli, Dati, Grosso, Princiotta, Cantoni, Riccucci, Sacco, Tagliaferri, Codini, Nizzi, Scuri, Nana, Sperindiè, Zampolini, Bieller, Polverini, Tedde, Castellani, Nardo, Tarabola, Di Matteo, Casati, Chiappa, Riva, Arzillo, Pujatti. Ai 39 del gigante, si aggiunge Alex Zingerle, che ha saltato la prova odierna e accede direttamente agli archi forte di risultati in Coppa del Mondo. Bravi, bene. Ma non finisce qua. Ora si esulta, si brinda, si riposa. Da domani testa alla prova degli archi: tutti in pista ancora a Livigno giovedì.