E termina l’avventura di Jacques Theolier, il tecnico francese di Modane responsabile della squadra azzurra di slalom. «Dopo questo triennio con l’Italia ho deciso di smettere. Peccato per la medaglia olimpica mancata in Cina, tuttavia eravamo competitivi e durante la stagione abbiamo fatto delle buone cose. Lascio uno slalom in salute. E’ finito un ciclo ed inoltre in questi anni di pandemia ho perso un po’ il gusto del divertimento. Ho sempre detto di lasciare quando non mi divertivo più e allora è arrivato questo momento, a maggior ragione oggi che ho quasi 62 anni. La finale di Meribel Courchevel sarà la mia ultima gara da allenatore in Coppa del Mondo».
Theolier dopo l’esperienza con la Francia, ha allenato per un quinquennio l’Italia delle porte strette. Podi e vittorie e tre medaglie. Alla Olimpiadi di Vancouver 2010 l’oro con Giuliano Razzoli in slalom, poi con Manfred Moelgg il bronzo in slalom a Garmisch 2011 e in gigante a Schladming 2013. Dopo l’esperienza con la Fisi un anno di stop, una stagione con la Svizzera B e poi un biennio con la Svezia dove fra le parecchie vittorie una in particolare: l’oro in slalom in Corea nel 2018 di Andre Myhrer. «Dopo l’esperienza scandinava, sono tornato un anno a casa a fare il maestro di sci. Stavo bene a dire la verità, ma i ripetuti contatti dei ragazzi italiani mi hanno fatto cambiare idea. Prima Manni, poi Sabo e infine Razzo. Ho deciso allora di tornare ancora fino a Pechino». Con l’addio da responsabile Theolier e quello del capitano Manfred Moelgg, finisce davvero un ciclo per il mitico team dello slalom azzurro…