Fill 'risorge' a Kitzbuehel

Quinto, con Innerhofer sesto, Heel settimo: azzurri 'in palla' sulla Streif

Proprio ieri Peter Fill ci svelava dubbi, preoccupazioni, agitazioni. Tuttavia ci aveva anche detto che contava parecchio sulla libera odierna. "Partirò cattivo, lasciando i miei dubbi alle spalle", ci diceva. Così è stato. D’altronde ‘Pietro’ è un fuoriclasse, un ‘pezzo da novanta’, polivalente ‘dentro’. E anche un duro, e oggi sulla Streif lo ha dimostrato. "Mi sono alzato con una grande voglia di dimostrare il mio valore, alla fine è venuta fuori una prestazione molto positiva. Avevo bisogno di un risultato così, se non sbagliavo la prima gobba all’ingresso della traversa proprio dopo il salto Red-Bull potevo anche finire sul podio. Era un punto critico, dove è poi caduto Siegmar Klotz. Ora posso guardare con fiducia al futuro. Una dedica particolare? Al mio skiman Sepp Kuppelweiser, perchè abbiamo avuto qualche problema con i materiali, ma ho visto che dopo le rifiniture della vigilia è andato tutto via liscio. Poi certo, il prossimo podio, magari quello iridato, sarà tutto per mio papà..", afferma un Peter riflessivo più del solito. Una grande prova di squadra degli azzurri, anche se è mancato il podio. "Werner Heel continua a crescere, a Garmisch potrà competere per le medaglie. Sono molto contento per Peter Fill, un quinto posto che da morale. E poi c’è Christof Innerhofer, continua a non essere così incisivo in gara. Peccato, a mio giudizio è L”Inner’ più forte di sempre", afferma il dt Claudio Ravetto. Concludono la positiva prestazioni azzurra Dominik Paris venticinquesimo e Matteo Marsaglia trentesimo.

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