Prima manche del gigante femminile ai Mondiali junior della Val di Fassa un po’ secondo copione. A metà gara comanda la slovena Meta Hrovat con nove centesimi di vantaggio sulla neozelandese Alice Robinson, con terza l’austriaca Julia Scheib a 49: erano un po’ le favorite alla vigilia e non hanno tradito le attese. Al quarto posto la norvegese Kaja Norbye e la finlandese Riikka Honkanen a 77, sesta la svizzera Rast, ma il distacco sale ad oltre un secondo, nella top ten l’altra slovena Dvornik (partita con il pettorale 26), la statunitense Hurt, la francese Escane e la canadese Nullmeyer.
LE AZZURRE – La migliore delle azzurre è Elena Sandulli, ventitreesima a 2.41 («ho avuto un po’ di difficoltà nella parte alta, non riuscivo a trovare il ritmo), nella trenta anche Carlotta Saracco, ventiseiesima a 2.50 («Bene nella parte bassa, qualche errore di troppo nella parte centrale»). Trentaquattresima Sofia Pizzato, quarantunesima Lara Della Mea, oltre la cinquantesima posizione Marta Rossetti.
ALOCH – Era un po’ il debutto per la ‘nuova’ Aloch. Se prima era un po’ tutta ‘uguale’, i lavori di sistemazione l’hanno resa molto più varia, con una serie di onde, un tratto in piano e la parte finale davvero insidiosa. Non lunghissima, ma tosta. Anche per la tracciatura molto filante, disegnata dal coach neozelandese Tim Cafe. Neve dura, qualche segno come è normale che sia, ma perfetta per tutte le 117 atlete al via.
Seconda manche ritardata di mezz’ora rispetto al programma: start alle 13.