Marta Bassino ritrova il sorriso che aveva perso nelle ultime gare. È seconda in un gigante dagli importanti sviluppi per le classifiche di Coppa del Mondo. Una gara, quella di Åre, che si è corsa in condizioni davvero difficili – alte temperature che hanno obbligato a più di una salatura – e che ha riservato anche diversi colpi di scena.
La cuneese Bassino si prende il terzo podio stagionale (dopo Courchevel e Kranjska Gora), dopo due solide manche. Nulla ha potuto contro una Petra Vlhova davvero imprendibile nella seconda frazione, capace di rifilare addirittura 1”24 all’azzurra che dopo la manche iniziale era dietro di soli 3/100. Ma va bene così per Marta, che aveva davvero bisogno di un risultato del genere. «Una gara tostissima, visti i miei precedenti della stagione. Nella prima manche ho avuto rispetto della pista e sapevo che Vlhova aveva una marcia in più rispetto alle altre nonostante l’errore commesso. Nella seconda sapevo che la pista era rovinata, si trattava solamente di tenere duro piuttosto che pensare a sciare bene per fare le cose precise, così ho attaccato a tutta per tirare fuori la grinta: sono molto felice, è una bella carica per le finali di settimana prossima in Francia».
Terzo gradino del podio per l’americana Mikaela Shiffrin, che spinge molto di più rispetto alla prima manche, si prende anche qualche rischio, che le serve per recuperare tre posizioni e salire ancora una volta sul podio.
Ed è qui che si aprono i primi scenari sulle classifiche. Vlhova fa il vuoto e prende 100 punti pesanti per la Coppa del Mondo, Shiffrin ne porta a casa 60. Vlhova riesce così ad accorciare le distanze e ora è a 77 punti dall’americana. Domani, in slalom, sarà davvero un’altra grandissima sfida. Ma oggi ad Åre gli occhi erano anche puntati su Sara Hector e Tessa Worley, in lotta per la classifica di specialità. Qui il colpo di scena: Sara Hector sbaglia, rischia di farsi male e finisce per terra dopo aver inforcato con lo sci sinistro. Gelo in mezzo alla primavera svedese: l’atleta di casa è fuori. Poco prima Tessa Worley aveva fatto il suo, senza prendere la testa della gara, ma rimanendo comunque sul podio virtuale. Alla fine la francese chiude quarta, a 1”91 dalla vetta, e si avvicina prepotentemente alla svedese che resta con il pettorale rosso, ma con soli cinque punti di vantaggio nei confronti di una Worley che a Courchevel e Méribel avrà tutta la Francia a farle il tifo.
Grandissimo recupero per l’austriaca Franziska Gritsch che chiude sesta e recupera diciannove posizioni con il pettorale 40. Grande recupero (e prestazione) anche per la svizzera Vivianne Haerri, che conclude quattordicesima risalendo di quindici posizioni. Karoline Pichler, partita per prima grazie al trentesimo tempo nella prima manche, non è autrice di una grandissima manche. Alla fine chiude 26a a 5”72 dalla vetta. Domani ad Åre lo slalom, poi partenza verso la Francia per le Finali della Coppa del Mondo.