Sembrava volesse salutare la scena dopo le Olimpiadi cinesi Dominik Paris. Non essersi messo al collo una medaglia lo aveva talmente abbacchiato al punto che nella sua testa, ma anche nella sua anima, era balenata l’idea di mollare tutto. Del resto la bacheca dei trofei di Paris straborda, a dimostrazione, e questo sia chiaro senza se e senza ma, che stiamo parlando del velocista azzurro più forre di tutti tempi e fra le eccellenze a livello internazionale di sempre. Eccolo l’altoatesino della Val d’Ultimo: «Dopo la Cina ho riflettuto tanto, poi mi hanno dato una mano anche le belle gare di fine stagione in Coppa del Mondo. Così già a fine inverno ero riuscito a ritrovare buone sensazioni e così adesso ho ancora tanto entusiasmo e soprattutto la voglia di vincere c’è ancora, ed eccome se c’è». Eccolo il Domme Paris che vogliamo, il magico fuoriclasse che ha ancora tanto da dare al mondo dello sci attraverso le sue gesta.
Adesso per Paris è tempo di preparazione atletica: «Lo sci solo ad agosto inoltrato, come da sempre è mia abitudine. Ora lavoro a secco, con la differenza che il mio motore oggigiorno deve essere conservato, preservato, devo dosare meglio gli sforzi per mantenerlo al top». Domme questa stagione avrà a disposizione un team privato: «Devo dire grazie alla Federazione Italiana Sport Invernali che mi ha permesso di avere un gruppo di lavoro per gestirmi meglio. Gli anni passati era già successo di fare programmi alternativi rispetto al resto del team azzurro, così adesso è più chiaro e lineare il tutto. Certamente avrò modo di lavorare anche con i miei compagni, ma potrò allo stesso tempo gestirmi meglio». Alberto Ghidoni il coach responsabile, quindi un altro tecnico, Michael Gufler. Sepp Zanon lo skiman Nordica, Luis Kuppelwieser il fisioterapista.