Dopo il discorso introduttivo del commissario Franco Carraro e la conferma delle modalità di svolgimento delle votazioni (che avevamo annunciato in mattinata), alle ore 13.30 circa sono iniziate le operazioni vere e proprie. Ricordiamo che i vari delegati esprimeranno la preferenza per il presidente e per i consiglieri e che il primo spoglio avverrà solamente per la carica di presidente, mentre il consiglio federale sarà scrutinato dopo l’annuncio del presidente.
È stato eletto per acclamazione il presidente dell’Assemblea, l’avvocato Stefano Bovis, e sono stati chiamati sul palco i quattro candidati alla massima poltrona in ordine di sorteggio. Il primo a parlare alla ricca platea (100.348 accrediti su 167.300 potenziali votanti, con 840 società sulle 1.272 aventi diritto, di cui 347 presenti in proprio e 493 per delega) è stato Flavio Roda. L’emiliano – emozionantissimo alla vigila – ha parlato a braccio, con piglio e tono sicuro. Una bella sorpresa, ci si attendeva un uomo di campo efficace ma impacciato nelle sedi istituzionali. Dopo di lui è toccata ad Antonio Noris. A nostro giudizio il bergamasco ha sbagliato tattica, cercando di proiettare una serie di slide di dubbia efficacia, salvandosi solamente con il ‘vota Antonio’ con cui ha chiuso il suo discorso che ha suscitato l’ovazione del pubblico. Carmelo Ghilardi sembra aver imparato la lezione dell’Assemblea di Torino, dove cercò di esporre un programma articolato alla platea. Oggi è stato chiaro, conciso e ben comprensibile. Infine Lorenzo Conci. Anche lui piuttosto emozionato, ha scelto di leggere il suo discorso, accompagnato da una serie di foto proiettate sul maxi-schermo che ripercorrevano la sua vita sciistica e la tradizione in Federazione del papà Fabio, ex-presidente. Anche in questo caso, siamo propensi a credere che il discorso sia stato poco efficace per l’uditorio che gremiva la sala.
Comunque non è da un discorso che si decreta il presidente, come diceva De Gregori «Non è da questi particolari che si giudica un giocatore. Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia». Però, il primo set, a giudicare dagli umori dell’Assemblea, è andato a Flavio Roda, seguito da Carmelo Ghilardi. Attendiamo il primo scrutinio per riscontri ben più oggettivi.