Era dato come grande favorito, nelle prove si era nascosto così come tanti atleti, ma si sapeva che sarebbe potuto essere pericolosissimo. E così è stato. La nuova generazione di velocisti va… veloce. E porta la bandiera di Franjo Von Allmen, svizzero, classe 2001, oggi non perfetto e composto, ma bravo a far sempre correre lo sci. È lui il neo campione mondiale di discesa, il re della disciplina regina.
Sventola la bandiera svizzera sul traguardo di Saalbach, preso d’assalto come non mai in questa domenica di grande sport e spettacolo. Una discesa entusiasmante, con numeri e passaggi al limite, interpretazioni differenti degli atleti. Una grande gara da parte dell’elvetico, che riesce a rifilare 24/100 a un veterano del circus, a quel Vincent Kriechmayer che ha saputo reagire e tornare alla ribalta dopo l’infortunio di Wengen che ha rischiato di compromettere il mondiale di casa.

Il trentatreenne di Linz, uomo da grandi eventi, fa sorridere il pubblico austriaco. E sfodera una manche che gli consente di andarsi a prendere una bellissima medaglia d’argento in discesa, dopo il doppio secondo posto nei superG di Coppa del Mondo a Bormio e Wengen. È la quarta medaglia iridata per l’austriaco, già argento e bronzo ad Åre nel 2019, oro nel superG e nella discesa di Cortina d’Ampezzo nel 2021. E poi ancora Svizzera sul terzo gradino del podio, con un altro giovane come Alexis Monney, il primo atleta della serie a limare in modo considerevole il tempo di gara. Classe 2000, è medaglia di bronzo con un ritardo di 45/100.
Mastica amaro, molto amaro Dominik Paris, ancora una volta vicinissimo a quella medaglia di nuovo sfuggita. Quarto posto a 45/100 dalla vetta e a 14/100 dal bronzo. Tre migliori parziali per l’azzurro, che ha però perso 42/100 nel terzo settore. Troppo per poter ambire a un posto tra i magnifici 3. È il terzo quarto posto ai Mondiali: aveva chiuso quarto nella combinata di Sankt Moritz (2017), quarto nella discesa di Cortina (2021) e quarto pure oggi.
Quinta posizione per Marco Odermatt, in piena lotta per l’oro o comunque per una medaglia, che non ha affrontato al meglio il terzo e il quinto settore. Indietro Florian Schieder, a 1″64, così come Giovanni Franzoni (+1″79) e Mattia Casse, a 1″81.