Dieci giorni ai Mondiali! Roda: «I nostri atleti si faranno valere»; Ghezze: «Lavoro senza sosta in pista»

Dieci giorni all’inizio del grande spettacolo. Cortina d’Ampezzo è pronta per i Campionati del mondo di sci alpino, l’evento principale della stagione dello sci alpino che Fondazione Cortina 2021 ha sempre creduto di poter organizzare. Dal 7 al 21 febbraio la Regina delle Dolomiti sarà il centro del mondo del grande sci, con i migliori interpreti delle diverse discipline in pista a contendersi una medaglia che vale una carriera. L’attesa è finita, dopo Chamonix e Garmisch-Partenkirchen (Coppa del Mondo), per tutti la prossima destinazione è Cortina d’Ampezzo, dove le precipitazioni nevose sono continue e abbondanti e il paesaggio è da cartolina. «Questa grande organizzazione porterà avanti un Mondiale innovativo, la Fisi ha cercato di dare il massimo in tutta la preparazione per arrivare all’evento con atleti competitivi – ha raccontato Flavio Roda, presidente Fisi -. Abbiamo una grande squadra femminile, che sta dettando legge; i nostri atleti si faranno valere».

I LAVORI IN PISTA – Condizioni che però stanno richiedendo un lavoro supplementare da parte degli addetti di pista, impegnati ormai da giorni nella preparazione della neve. Una parte di lavori sono stati anticipati, ma dalla scorsa settimana le operazioni di fresatura e bagnatura sono entrate nel vivo. Con un occhio sempre alle previsioni del meteo per essere pronti a intervenire in caso di ulteriori nevicate. In piena attività anche i lavori di allestimento delle piste, delle strutture e delle infrastrutture tecnologiche. «Insieme al Commissario di governo abbiamo studiato lavori e migliorie sulle piste non invasivi per la natura, perché l’evento dura due settimane e dopo dobbiamo lasciare un’eredità – Alberto Ghezze, direttore Area Sport Fondazione Cortina 2021 – In pista stiamo operando con 450 persone, 20 battipista, 25 quad per farci trovare pronti. Il nostro compito è offrire agli atleti le migliori condizioni per gareggiare».

I NUMERI DEI MONDIALI – Numeri imponenti dietro l’organizzazione del primo grande evento degli sport invernali in era pandemia. Sono 5 le piste iridate (4 su cui gli atleti si contenderanno le medaglie e 1 dedicata alle qualificazioni) 13 gare che serviranno ad assegnare altrettanti titoli mondiali e un totale di 39 medaglie; 600 atleti che si alterneranno nei 14 giorni dell’evento, provenienti da 70 Nazioni. Sono 3.500 le persone coinvolte nell’evento, tra addetti ai lavori, volontari e membri delle Federazioni, di cui 450 gli uomini che lavorano sulle piste, 550 i media accreditati. Sono 140 le telecamere posate per la produzione televisiva dell’intero evento, 90 delle quali funzionanti in contemporanea che trasmetteranno le immagini a oltre 500 milioni di telespettatori.

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