Day 5 – Heel: "Ritardato la preparazione? Lo rifarei"

Un freno la sua storia d'amore? Rulfi: "Anche l'anno scorso era innamorato"

Ventiduesimo a 3.30, un’altra prova incolore per Werner Heel. Nella finish area della Kandahar il velocista della Val Passiria riflette sul suo Mondiale, sulla sua stagione. "Inutile girarci intorno, devo ancora trovare il giusto feeling con i nuovi attrezzi. Oggi uno sci nuovo, della nuova serie fatta solo per me ad inizio gennaio e frutto dei test di Saalbach con i ricercatori Head e il fedele skiman Thomas Tuti, ma c’è ancora qualcosa da mettere a posto. Intanto il Mondiale è andato così…volto pagina. Però un momento…sono fiducioso". Werner è un tipo sempre sorridente. Uno garbato, posato, apparentemente un timido. Si avvia verso l’uscita del parterre. Prima una dichiarazione ‘istituzionale’: "Devo fare meglio i compiti estivi". Iniziare prima i test sugli sci? Quest’anno ha iniziato tardi, nonostante il cambio di materiale, e poi ci si è messo il brutto tempo a complicare le cose. Poi Werner abbassa lo sguardo, quasi scocciato dalle solite insinuazioni sul fatto che ha sbagliato a sottovalutare i test di fine primavera ed inizio estate. "Venivo da una stagione ricca di soddisfazioni ma allo stesso tempo molto stressante. Ho voluto fermarmi un po’ di più, riposare, ritrovare nuove energie. Rifarei allo stesso modo? Ovvio. Certo, poi ho avuto problemi nei test perchè ho sempre trovato pessime condizioni, ma cosa ci posso fare? Anche quando ho iniziato con Rossigniol all’inizio della mia avventura ho fatto fatica a trovare subito la giusta quadra, è normale anche con Head. Intanto ho trovato un gruppo che mi segue perfettamente, è incredibile. Non mi era mai capitato di vedere uno staff che vivesse al mio fianco le mie delusoni agonistiche. Sono sicuro di tornare sul podio, un anno così capita a tutti. Anzi, vi dirò, aspettate comunque il finale di stagione". Abbiamo chiesto a Gianluca Rulfi cosa ne pensasse delle dichiarazioni di Heel: "Ha fatto bene a staccare un po’ la spina, abbiamo condiviso questa scelta. Werner è un vincente". Heel intanto pianifica il futuro: "Intanto prima della Coppa del Mondo in Norvegia andiamo ad Aare con Head per lavorare sul materiale, poi a fine stagione continueremo. Certo, speriamo di tornare con la squadra a Las Lenas, perchè a Ushuaia si fa più fatica a testare gli sci da discesa, ci sono piste meno idonee". Werner Heel non perde la fiducia, la calma, la serenità. Se con i materiali ha avuto problemi di assetto, nella sua vita privata invece niente di tutto ciò. Ci occupiamo di questo argomento perchè le malelingue ci girano sempre intorno ma non hanno gli ‘attributi’ per affrontarlo.. Non è ‘gossip’ ma una visone complessiva di un momento non brillantissimoo di un campione di sci. Werner smonta i filoni della psicologia sportiva che sostengono l’innamoramento come freno alla concentrazione, alla performance. "Macchè, per me è il contario. Ho trovato una persona di sci, del mio mondo. Questa storia non solo mi fortifica come uomo, ma mi da la serenità per trovare le giuste motivazioni anche sulla neve". E poi ha ragione Gianluca Rulfi:" Werner era innomarato anche l’anno scorso, e la stagione passata ha fatto podio nella Coppa del Mondo di discesa!". Già…parole sante ‘Rulfus’.
 

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