Domina una Kandahar ghiacciata: supremazia schiacciante
Christof Innerhofer è campione del mondo di superG. Vittoria limpida, supremazia schiacciante, superiorità netta. Una spanna sopra gli altri, semplicemente superiore. Una medaglia d’oro su una pista d’altri tempi, su una tracciatura d’altri tempi, con distacchi d’altri tempi. Sei decimi all’austriaco Hannes Reichelt, settantadue centesimi al croato Ivica Kostelic. Una conduzione di gara di testa e di gambe, di tattica e di cattiveria. Oggi d’altronde vinceva chi sbagliava di meno, chi non si faceva intimorire dalle insidie del tracciato che ti venivano incontro a raffica, a ripetizione, senza sosta. Troppi insidiosa la Kandahar questa mattina: angoli, ghiaccio vivo, pendenza. In tanti, troppi, hanno fatto fatica. Sbaglia Cuche, tribola Svindal, si alza Miller. Innerhofer no. E’ stato superlativo, cercando di essere sempre centrale, di stare sempre sullo sci, di attaccare senza tentennamenti ma di stare guardingo nei tratti più insidiosi, nelle traverse ghiacciate. Mentre la maggior parte dei concorrenti si aggrappavano a lamine e buona sorte per non deragliare, lui passava via liscio, pulito. La chiave della gara oggi era semplicemente una: sapere dove rischiare, conoscere i punti più pericolosi per non sbagliare linea ed annaspare su quelle lastre lucide. Una cavalcata vincente, figlia di tanta classe e altrettanta determinazione. Oggi si lottava per la medaglia d’argento, e si è visto subito, non tanto per i distacchi ma per la destrezza e la maestria del pusterese di Gais. Hannes Reichelt e Ivica Kostelic hanno limitato i danni, chiudendo sul podio. Quarto a 1.03 Didier Cuche, poi Benjamin Raich, Romed Baumann e Carlo Janka. Ottavo Werner Heel a 1.82, nono Peter Fill a 2.03. Matteo Marsaglia quindicesimo a 2.95.