Sarà una pista che si segnava non poco, sarà un manto non perfetto. Ma da lì a dire «Cosa stiamo facendo, è ridicolo», ce ne passa. Lo afferma Luca De Aliprandini appena taglia il traguardo della prima manche del gigante di Beaver Creek, il terzo di Coppa del Mondo della stagione olimpica. Frasi con poco senso, perchè da dietro i ragazzi attaccano e si buttano nella mischia per il podio. Intanto il fuoriclasse svizzero Marco Odermatt, dominatore in Colorado della discesa ma in difficoltà in superG, comanda dopo la prima sessione.
Secondi a 86 centesimi il brasiliano Lucas Pinheiro Braathen e il norvegese Henrik Kristoffersen. Eccezion fatta del distacco dato dall’elvetico sono tutti appicciati: infatti il francese Thibaut Fravrot è quarto 1.91 centesimi. Lo svizzero Thomas Tumler quinto a 94, l’austriaco vincitore di Copper Mountain Stefan Brennsteiner a 1.11 sesto e poi con il 25 il tedesco Fabian Gratz a 1.21 settimo. Lo svizzero Loic Meillard a 1.23 ottavo. Nono il francese Alexis Pinturault a 1.29.
Il nostro Alex Vinatzer a 1.31 decimo. Poi Marco Schwarz, Sam Maes e Timon Haugan a 1.56. Che battaglia per il podio nella seconda manche. Filippo Della Vite 23° a 2.04, Giovanni Borsotti 27° a 2.17. Luca De Aliprandini è 32° a 2.32 e non si qualifica, come anche Giovanni Franzoni. Hannes Zingerle invece non conclude la manche.




