Abbiamo parlato con Max Carca per 'tastare il polso' del team di slalom
La squadra di slalom è appena rientrata da Soelden. Nell’alto Oetztal infatti una bufera di neve ha obbligato gli slalomisti a rientrare anticipatamente in Italia. Dopo la ‘debacle’ dei gigantisti ora l’attenzione è focalizzata sugli atleti agli ordini di Max Carca, che però sono dovuti rientrare anzi tempo tempo. A metà novembre sulle nevi della Lapponia finlandese di Levi esordiranno gli slalomisti, obbligati a riscattare la prova incolore di domenica scorsa. Addetti ai lavori e tifosi si domandano ora la condizione degli slalomisti a poco più di Max Carca
quindici giorni dalla prima gara fra le porte stette.
Cristian Deville e Giuliano Razzoli hanno ripreso a sciare. “Deville ovviamente dopo metà discesa accusa in stanchezza e compie degli errori dettati dal suo stato di forma precario. Razzoli finalmente ha ripreso a sciare fra i pali dopo la lunga sosta. C’erano anche Peter Fill e Christof Innerhofer, che prenderanno parte martedì ad Amneville alla Coppa Europa”.
Una squadra “incerottata” insomma, ma che sembra essersi indirizzata sulla strada giusta. E Manfred Moelgg, il grande deluso della gara di esordio? “In estate era il più veloce in slalom, ha le carte in regola andar forte già da Levi”. Manfred si dice sereno: “dopo il gigante ho fatto fatica a ritrovare lo smalto in slalom. Mi sentivo un po’ stanco, non è stato facile prendere il ritmo, ma la cosa più importante è che di testa sto bene. A Levi parto da numero uno della disciplina e mi piacerebbe confermarmi in quella posizione”.
E i prossimi allenamenti? Chiude Carca: “Ci tengo a fare almeno tre giorni barrando un tracciato. Se apriranno Bormio nel fine settimana, andremo in alta Valtellina perché ci permettono di bagnare la pista. Novembre è un mese critico per gli allenamenti, in quanto poche stazioni sono aperte e sui ghiacciai non permettono più di barrare”.




