Roda e Beretta, trionfo per due
Non ha vinto, ha stravinto. Forse non ci credeva nemmeno lui di ottenere un successo così marcato, ancora più difficile quando si tratta di una riconferma.
A MANI BASSE – Invece Flavio Roda ha vinto a mani basse le elezioni federali e fino al 2018 guiderà la Federazione Italiana Sport Invernali. Quando lo schermo della sala principale del Bologna Congressi snocciola i primi dati si capisce subito che la vittoria non sarebbe mai stata messa in discussione. Flavio Roda se ne sta seduto quasi pietrificato a scrutare il tabellone. Quando i dati sono ufficiali per un attimo si commuove. Occhi lucidi, sguardo riconoscente verso gli amici più fedeli, versi i compagni di viaggio.
LIBERAZIONE – Un sospiro di sollievo, una liberazione, dopo la paura che l’assemblea gli voltasse ancora le spalle dopo la debacle in merito all’approvazione del nuovo Statuo. Invece non c’è stato nessun legame fra le due cose. O forse si? Abbracci di rito, pacche sulle spalle, sospiri di sollievo. Tanti dei suoi si sono opposti allo Statuto, contrari alle nuove regole forse, ma non diffidenti verso l’ex direttore tecnico. Roda ha vinto e la sua vittoria è stata ancora più netta quando sono usciti i risultati dei consiglieri laici.
CON BERETTA FRA ALPI E APPENNINI – Il primo è stato Alberto Beretta. E’ stata una scommessa di Roda. Insieme hanno fatto la campagna elettorale e girato insieme Alpi ed Appennini. Beretta è stato un colpo magistrale messo a segno dal bolognese. L’imprenditore lecchese, che di sci ne capisce perchè ha diretto per anni il Circolo Sciatori Madesimo e di sport ancora di più in quanto per anni ha guidato una forte squadra calcistica di dilettanti in Brianza ed è oggigiorno main sponsor del Torino, ha vissuto in stretto contatto con Roda in questo mese di tour elettorale. E’ stato per Roda anche suggeritore, testa pensante, consigliere. Insieme pare abbiano deciso di non parlar solo delle cose fatte, dei successi, dei trionfi, ma anche degli errori, come quando ha affermato che il progetto C&B ha delle lacune e che deve essere rivisitato. Roda è stato uno stratega. Perchè non solo Beretta ha primeggiato ma anche Sandro Pertile, giunto secondo, sarà uno dei punti di forza della nuova Fisi.
UN GRANDE RUOLO PER ALBERTO – Tornando a Beretta, sicuramente il presidente gli affiderà un ruolo di rilievo. Quale? La vice-presidenza? Il ruolo di direttore generale? Una delega sulla comunicazione ed il marketing. Da come si stanno mettendo le cose, sembra che in questo caso, non si possa tacciare Roda di centralismo. Forse quest’ultimo era dovuto dal fatto che il Consiglio che aveva non gli dava fiducia, garanzia di efficacia ed efficienza. E’ presto dire che la FISI farà un passo in avanti, ma visti i numeri ed un consiglio più ‘vicino’ al presidente, fanno ben sperare. Aspettiamo intanto le prime nomine e soprattutto i primi atti del Roda bis.