Colpo Ledecká nel superG di Val d’Isère. Federica Brignone più forte della botta: terza

Ancora tanta Italia nel superG che chiude la tre giorni di Val d’Isère: ancora un podio, quello di Federica Brignone, terza, e poi altre tre azzurre nelle prime otto con quarta Marta Bassino, settima Sofia Goggia, ottava Elena Curtoni. Davanti a tutte Ester Ledecká: lei non è certo più una sorpresa, dopo quell’accoppiata storica delle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 (oro nel gigante parallelo di snowboard, oro nel superG), quello che un po’ sorprende è la sua costanza ad allenarsi in entrambi gli sport. E continuare a vincere in Coppa del Mondo. Ci è riuscita anche quattro anni dopo a fare doppietta: 14 dicembre 2020 prima nel gigante parallelo di snowboard a Cortina d’Ampezzo, 20 dicembre 2020 prima nel superG di Val d’Isère. Tra l’altro la sua prima vittoria in questa specialità, dopo il successo in discesa a Lake Louise lo scorso anno.
É arrivata in Francia, ha cambiato assetto, si è spianata, ha trovato le linee migliori e ha firmato il best crono. Ci è riuscita per poco, solo tre centesimi su Corinne Suter, ma tanto basta. Terza a 35 Federica Brignone, più forte dei dolori rimediati dopo la prima discesa. «Sono proprio contenta – racconnta Fede – e quasi mi brucia perché so di aver perso questa gara, però sono davvero soddisfatta e devo ringraziare tutto lo staff che mi rimesso in pista oggi, lavorando intensamente per due giorni. Il problema è mettere gli scarponi, fisicamente non ho acciacchi, anche se la botta, anche psicologica, l’ho presa».

Federica Brignone ©Agence Zoom

LE AZZURRE DA TOP TEN – Marta Bassino, dopo la passeggiata nella seconda discesa ha fatto un gara d’attacco. «Il superG era la gara cui tenevo di più e sono molto soddisfatta della sciata, va bene anche il quarto posto. Era un superG vero, non c’era tutto il piano della discesa, c’erano bei curvoni, so che nell’ultima parte ho perso un po’, ma in fondo è anche importante avere dei punti dove migliorare».
Settima Sofia Goggia con un pizzico di rammarico, ma è stata una tre giorni di gare da incorniciare. «Ho sbagliato subito in cima, e questo svantaggio me lo sono portato sino in fondo. Con un decimo in meno sarei stata nella top five, anche se onestamente ambisco a qualcosa di più. Torno a casa con il pettorale rosso insieme alla Suter, con un superG senza infamia e senza lode, ma direi un weekend solido».

Marta Bassino ©Agence Zoom

SORPRESA USA – E dopo i primi due podi in carriera di Breezy Johnson, ecco un altro nome che esce da Copper Mountain, il centro Usa dedicato alla velocità: è quello di Keely Cashman, classe 1999, dallo Squaw Valley Ski Team, che firma il decimo posto, il suo miglior piazzamento in carriera, partendo con il pettorale 35.

LA CLASSIFICA

Keely Cashman ©Agence Zoom

VLHOVA LEADER – La slovacca ha raccolto solo cinque punti in discesa, ma in superG è un’altra Petra: il sesto posto vale 40 punti che la portano a quota 465, davanti Michelle Gisin (oggi nona) a 327 e alle tre azzurre: Marta Bassino (323), Federica Brignone (308) e Sofia Goggia (302).

Petra Vlhova ©Agence Zoom

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