Ciao Knife, un anno dopo: posta una croce al rifugio Torre di Pisa

Ha proprio ragione Andrea Schenal che lo conosceva da una vita e ha condiviso anni in pista: «Si ricordano gli attimi, non i giorni…». E si. E quanti attimi…in pista per una correzione o a filmare, in partenza dare l’ultimo consiglio o a pulire uno scarpone, in un bar dopo una ricognizione, ad un meeting, a una corsa in pulmino. Attimi di quotidianità per chi si cimenta nel ruolo dell’allenatore. E per Knife Fontanive questi attimi sempre con il sorriso, la battuta pronta per sdrammatizzare, quella voglia pazzesca di fare gruppo, di non escludere nessuno. Una vita al servizio degli atleti dello sci alpino delle Fiamme Gialle. Sempre a disposizione, carico di energia ed entusiasmo. Una vita da mediano, ma un mediano di lusso, di valore. Un anno fa, precisamente il 5 agosto, si ne è andato Roberto Fontanive, per tutti Knife o Fonta.

LA MOGLIE LAURA SCOPRE LA CROCE DI ROBERTO

LA CROCE IN RICORDO – E’ successo in Val di Fiemme, a pochi metri dal Rifugio Torre di Pisa a 2670 metri, nel gruppo del Latemar, sopra Predazzo. E nel giorno del primo anniversario dalla scomparsa di Roberto le Fiamme Gialle sono tornate, insieme ai famigliari, nei pressi del rifugio per una semplice ma significativa cerimonia di commemorazione nel corso della quale è stata scoperta una piccola croce in ferro battuto, formata da due aste a forma di sci, posizionata nel luogo dove Fontanive fu colto da malore. Con la famiglia, tutti presenti: dagli alti gradi della Finanza, agli atleti delle squadre nazionali e del gruppo sportivo. Tutti per Fonta.

LA CROCE DEPOSTA IN MEMORIA DI ROBERTO FONTANIVE
LA MAMMA DI ROBERTO CON LA NIPOTE DAVANTI ALLA CROCE

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