Che sfortuna. E si, perché solamente di sfortuna si tratta. Si sa, Wengen ti prova fisicamente, nessuno escluso e lo abbiamo visto. Lele era stanco, stremato. Come è successo a tanti è caduto al traguardo, ma purtroppo si è infilato nel materassone d’arrivo nel modo sbagliato.
BEFFA – Che beffa, raccogliere il miglior risultato della carriera, un grandissimo sesto posto, e dopo pochi secondi non riuscire neanche a camminare. Ma noi lo sappiamo che è forte e ritornerà. Ritornerà più forte di prima, credetemi. Lo ha fatto lo scorso anno Buzzi e lo rifarà anche per la stagione 2020. Lele noi ti aspettiamo e ti rivedremo sul podio, per continuare la strada che si è momentaneamente interrotta. Dopo il tridente delle meraviglie formato da Peter Fill, Dominik Paris e Christof Innerhofer, oggi Emanuele Buzzi è la vera alternativa. Ed è solo un ’94, classe ancora giovane per primeggiare nel circuito internazionale della discesa e del superG. Abbiamo avuto la conferma di avere trovato un valido velocista finalmente oltre al trio altoatesino. Ne vedremo insomma delle belle.