SOELDEN LIVE – Max Carca analizza la prova dei suoi ragazzi, ormai punti fermi dei contingenti azzurri di gigante in Coppa del Mondo. Filippo Della Vite e Giovanni Franzoni, entrambi classe 2001, rappresentano una risorsa davvero significativa per il nostro movimento. Crescono stagione dopo stagione, hanno il talento per emergere nello sci che conta. Oggi i giovani lombardi non sono riusciti ad acciuffare la qualifica nell’opening sul Rettenbach.
IL PUNTO DI CARCA – Ci dice il tecnico alessandrino: «Pippo ha perso per poco più di due decimi la qualifica. Nella parte alta era troppo lento, dovrebbe aver lasciato lì centesimi importanti che a conti fatti valevano la top trenta. Sul cambio e su tutto il muro ha sciato bene, sono soddisfatto della sua azione. Poi nel finale perdevano tutti. Comunque nel complesso direi benino. Gio invece ha fatto troppa curva, è un diesel e deve ancora carburare. Del resto non ci si poteva aspettare un miracolo, dal momento che ha solo otto giorni di gigante nelle gambe (si era fratturato la clavicola in estate n.d.r.). Guardiamo subito avanti, lavoriamo adesso per essere al top fra un mese».