Capolavoro di Federica Brignone nel gigante di Åre

Tutt’altra manche la seconda del gigante di Åre: spunta il sole e arriva la decisione di abbassare la partenza, senza il ripido iniziale, con una run sotto il minuto. Ma arriva lo stesso il capolavoro di Federica Brignone: best crono con una discesa incredibile, dalla prima all’ultima porta, sempre al limite. «Non ero in fiducia nella prima manche, mi son solo detta devi fare l’impossibile».
L’ha fatto alla grande: Sara Hector, che pure aveva un vantaggio di oltre un secondo, si deve inchinare all’azzurra, con un margine finale di 33 centesimi, così come Lara Gut-Behrami che resta comunque sul podio, ma non chiude il discorso coppa di cristallo di gigante. Ottima quarta Marta Bassino a 1.47, con due soli centesimi su Thea Louise Stjernesund. A punti le altre azzurre: ventitreesima Roberta Melesi, venticinquesima Asja Zenere e ventinovesima Elisa Platino. Diciannovesima Lara Colturi.

Federica Brignone ©Pentaphoto

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