Calendari di Coppa del Mondo, a che punto siamo?

Sui calendari di Coppa del Mondo tanto si è detto in queste ultime stagioni. Dalle lettere aperte degli atleti, sino alla recente proposta (Change the Course) della federazione norvegese di dividere la stagioni in blocchi geografici, spostando l’avvio della stagione a fine novembre senza il classico opening di Sölden.
Di fatto la Fis ha un po’ navigato a vista (vi ricordate le proposte delle nuove combinate tecniche e veloci, subito declinate come novità sorprendente e poi accantonate alla prima riunione tecnica?), ha detto di valutare le richieste, ma di fatto è andata avanti senza batter ciglio, anche perché condizionata da contratti in essere con i comitati organizzatori.
C’è un dato, però, che ha fatto riflettere: le oltre venti cancellazioni e soprattutto il fatto di condensare lo stesso format di gare nello medesimo week-end. Causa (o almeno una delle possibili cause) dei tanti infortuni, almeno nelle discipline veloci, con tanto di protesta in diretta televisiva di Odermatt a Wengen dopo la caduta di Kilde, che hanno dimezzato le presenze in Coppa del Mondo.
Le bozze dei calendari sono in mano dei responsabili delle varie nazionali, mancano ancora indicazioni ufficiali su eventuali ritocchi o aggiustamenti ma la linea è tracciata. Anche perché dal 4 al 16 febbraio 2025 c’è l’appuntamento iridato di Saalbach.

Levi ©Agence Zoom

Partiamo dall’inizio: l’apertura resta a Sölden il 26 e 27 ottobre, poi salta il doppio appuntamento dell’opening veloce di Zermatt/Cervinia e si dà spazio allo slalom: prima Levi e poi Gurgl, entrambi sia maschile che femminile. E poi si parte per il Nord-America. Almeno un po’ di problematiche legate alla logistica sono in qualche modo risolte.
Nessuna doppia gara nello stesso fine settimana si diceva, in realtà potrebbero spuntare qualche superG in più (anche per dare un maggiore equilibrio con le cancellazioni delle discese di Zermatt/Cervinia) nella stessa tappa, magari uno il venerdì e il secondo la domenica.
A livello maschile saltano Palisades Tahoe e Aspen, anche perché in Nord America ci saranno le finali sulle piste di Sun Valley da metà marzo. C’è ancora molto da fare nel resort sciistico dell’Idaho, visto che la Coppa del Mondo manca dal 1977. Sempre restando nel calendario maschile prevista tappa a Crans Montana per discesa e superG come sorta test in vista della prossima rassegna iridata e debutta la norvegese Hafjell per le prove tecniche prima delle finali.
Per quanto riguarda la tappe italiane, lo slalom di Madonna di Campiglio slitta all’8 gennaio, al femminile rientra Sestriere con gigante e slalom il fine settimana dopo i Mondiali, il 22 e 23 febbraio.

Madonna di Campiglio slitta a gennaio ©Agence Zoom

Gigante, slalom, superG e discesa, ma ai Mondiali spunta anche la combinata a squadra, sul modello di quella vista ai Mondiali junior (un atleta impegnato nel superG o discesa, il secondo in una manche di slalom) e qui nessun problema per allenarla. Ci sarà, però, anche il team parallel e allora qualche preoccupazione spunta nel prepararlo visto che si farà solo la gara mondiale il tutta la stagione. Ne sapremo di più nei prossimi congressi Fis, già dal Technical Committee Spring Meetings di Portoroz in Slovenia da 5 al 9 maggio, mentre l’International Ski Congress sarà il 5 giugno a Reykjavik.

Marta Bassino a Saalbach ©Agence Zoom

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