Dal 24 febbraio 2017, cioè dopo i Mondiali di St. Moritz, sono state disputate undici gare di Coppa del Mondo femminile, le ultime. In nove di queste è possibile trovare almeno un’italiana sul podio, e guardando l’elenco, oltre ai piazzamenti di Elena Curtoni e Marta Bassino, balza subito all’occhio l’evidente alternanza Brignone-Goggia su tutti i gradini, passando per Jeongseon, Squaw Valley e Aspen. Da anni sognavamo di avere due leader così, oggi è diventato realtà, almeno per questa stagione. Dopo il trionfo di Aspen, il terzo dell’annata, il quinto in assoluto con il contorno del quinto posto nella classifica generale, è tempo di bilanci per Federica Brignone, al termine di un’annata difficile, a tratti anche molto difficile, terminata poi in gloria come forse non avrebbe mai immaginato sperare solo tre mesi fa.
PAROLA A FEDE – «Il gigante di Aspen resterà incredibile – ci dice la valdostana, 5 vittorie e 19 podi in Coppa del Mondo -, penso che sia difficile provare ancora un’emozione del genere. Sia per la vittoria in sé, sia per il fatto di essere salita sul podio con le mie compagne e condividere questa immensa gioia con loro. Non sapevo fossero al primo e secondo posto, al traguardo dopo la seconda manche ho controllato la luce verde accanto al mio nome e ho esultato per la mia gara. Poi ho visto Sofia e Marta che venivano verso di me e ho sentito lo speaker urlare che eravamo prima, seconda e terza. Non ci volevo credere! Ero ancora più felice. E mi spiace anche per Manuela Moelgg, perché stava sciando proprio forte e meritava di essere lì, con noi».
STAGIONE – «Il bilancio della mia stagione è molto semplice – conclude Federica -: inizio difficile, sotto terra! Solo la discesa mi ha dato qualche gioia, a dicembre… Poi ho svoltato, è stato tutto un crescendo e mi sono tolta una soddisfazione dopo l’altra. Vincere quando vai forte è bello, ma vincere dopo che hai passato momenti difficili è ancora più bello. Penso di aver fatto un notevole passo avanti, ho capito tanto di me stessa in questa stagione, e spero soprattutto di aver capito come dare il massimo sempre, in ogni occasione».