Borsotti, lo slalomista

Il 'talentino' di Bardonecchia cresce anche fra i 'pali stretti'

C’è uno slalomista che sta stupendo. Lo dice la condizione, lo dice il cronometro, lo dice Ushuaia. E lo dice anche lui: «In slalom cresco certo, sono contento», fa sapere Giovanni ‘talentino’ Borsotti. Valsusino di Bardonecchia, ma con un po’ di sangue elbano (che non fa mai male), è davvero soddisfatto per le condizioni che ha trovato in Argentina. «E’ stato talmente bello che ci siamo permessi il lusso di saltare l’ultimo giorno sulle nevi del Cerro Castor». In gigante come è andata? «Ho fatto un pochino fatica all’inizio, poi mi sono adattato al meglio. Ho ancora margine certo, comunque sono pronto per un biennio ricco di appuntamenti. A Soelden parto a ridosso dei primi 20. Ma anche lo slalom mi sta dando delle soddisfazioni. Poi allenarsi con i miei compagni in slalom è davvero stimolante. Coppa del Mondo? Possibile, devo meritarmi la convocazione. Sulla carta c’è davanti Riccardo Tonetti, ma spero di fargliela sudare al mio amico Ricky…». Personalità e determinazione: ecco Giovanni ‘talentino’ Borsotti. Rientrato dall’Argentina, una settimana all’Isola d’Elba in località Scaglieri nel quartier generale dell’Hotel Danila, poi qualche giorno di atletica a Bardonecchia con Simone del Dio. Lunedì invece partenza alla volta di Hintertux: si torna sulla neve con la formazione di Jacques Theolier.

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