Blardone, senza parole

Live – Una seconda manche da manuale regala all'ossolano la sesta vittoria

Massimiliano Blardone oggi ha fatto qualcosa fuori dal normale. E non tanto per la vittoria, la sesta e la terza in Alta Badia, ma perchè in tanti, se non tutti, lo davano per finito. È inutile girarci intorno. Fra opinionisti, appassionati e tecnici, italiani e non, pochi ci credevano più. O meglio, in tanti non avrebbero più scommesso un euro dopo le ultime gare, comprese quelle dell’anno scorso, su un’altra vittoria. Questa stagione l’ennesimo cambio dei materiali, contestato da molti nel settore, poi le prime tre gare incolori. Non tanto per il risultato, ma per vedere un ‘Blardo’ diverso, meno cattivo, meno aggressivo, che pareva addirittura meno deteminato. Lui ci ripeteva che viveva serenamente questo momento difficile, noi a dire la verità ci credevamo poco. Il sesto posto della prima manche era già un risultato incredile, pazzesco, la vittoria addirittura irresistibile, superlativa, suprema. Ha annichilito la concorrenza nella seconda manche, dando una lezione di sci sul lungo muro centrale portando una velocità considerevole nel paino finale. Tutti indifesi, suonati, bastonati dalla superiorità del finanziere di Pallanzeno, che da qualche anno abita a Domodossola. Lezione di gigante: potente ma morbido, perfetto nelle linee e veloce anche nel pianoro finale. Sul podio con Blardone ecco l’Austria: Hannes Reichelt e Philipp  Schoerghofer. Ted Ligety, in testa dopo la prima frazione, addirittura quarto. Risorge anche l’Italia: Davide Simoncelli decimo, Giovanni Borsotti ottimo dodicesimo. E poi c’è Manfred Moelgg diciannovesimo.

Segui il nostro canale telegram per ricevere subito tutti gli aggiornamenti di raceskimagazine.it. Clicca qui e unisciti alla community.

Altre news