Bardonecchia, progetto a chilometri zero

Pubblicato il:

«Rimango sempre della mia idea, anche se altri club fanno esattamente il mio opposto: vado avanti con il progetto a chilometri zero». Dario Borsotti è il direttore tecnico dello sci club Bardonecchia e continua con una filosofia che vuole portare i suoi atleti all’alto livello, ma senza girare il mondo per fare punti. «Rimaniamo sul territorio e partiamo con le NJR che vengono organizzate in Piemonte – dice -. Mi sembra assurdo, di questi tempi, girare l’Italia per fare punti: stiamo parlando di ragazzi che vogliono fare sport e sci alpino». Le Giovani del Bardonecchia sono agguerrite, molte delle quali ferme anche per infortuni, più o meno gravi. Serena Viviani è da poco stata rioperata, Chiara Cittone si è rotta il crociato, Sara Allemand ha avuto una microfrattura e tornerà a breve, poi c’è Valentina Eydallin pronta a lasciare il segno nel Gran Premio Italia.

Nel team maschile invece non c’è più Mirko Vallory che al termine della scorsa stagione agonistica ha smesso di sciare. «Inoltre abbiamo qualche 2001 che sta crescendo, in modo particolare Sofia Silvestro e Arianna Barile; del 1998 c’è invece Daniel Allemand che può fare vedere belle cose». Dario Borsotti ha gli orizzonti sempre ampi e non si chiude all’interno del suo club. Guarda a come gira il mondo oggi e a quello che succede quotidianamente. È un fiume in piena che parla per esperienza e competenza. «Prenderei subito in Comitato solo quelle eccellenze che possono andare oltre – aggiunge -. Gli altri ragazzi è meglio tenerli aggregati il primo anno, in modo che abbiano un po’ meno responsabilità e peso sulla coscienza. Sono ancora molto giovani e in mezzo si trovano ad affrontare un salto di categoria mai facile».
Il Bardonecchia punta sempre sulla qualità e su quegli atleti che vogliono fare agonismo per davvero: nessun programma spezzato. Chi sceglie il Bardonecchia è perché vuole seguire un certo tipo di attività. «Abbiamo un progetto giusto per ogni categoria, nei piccoli proponiamo un calendario full per i locali e uno più soft per i cittadini. Abbiamo un’offerta, ma non vendiamo parte del pacchetto».

Articolo tratto da Race ski magazine 147 di dicembre 2017. Se vuoi acquistare la copia o abbonarti visita il nostro sito.

Ultime notizie

Lo stile e il design di Trudi sulle mascotte di Milano Cortina 2026

Tina e Milo, la mascotte dei Giochi Olimpici Milano Cortina 2026, è arrivata negli...

Laura Pirovano: «A St. Moritz il mio weekend migliore nel complesso»    

Sempre un piacere parlare di sci alpino con Laura Pirovano. Brillante, sveglia, ottima dialettica,...

Sola ritorna sul podio in Coppa Europa: terza nello slalom di Valle Aurina, vinto da Hoepli

È ancora una giornata positiva per le giovani azzurre. Arriva un altro podio in...

Grahl-Madsen inarrestabile: vince lo slalom di Obereggen, italiani fuori dalla top-10

Il 22enne norvegese Hans Grahl-Madsen ha vinto lo slalom di Coppa Europa di Obereggen,...

Altro dal mondo neve

Maxenti, Valli del Bitto: «No a gare nazionali Pulcini, ha ragione Pangrazzi»

Per il quinto anno Fabio Maxenti presiede e coordina una piccola ma viva realtà...

Simone Azzoaglio, Ski College Limone: «Qualità umana prima di tutto. E non ci sono ricette a priori»

E’ il banchiere Simone Azzoaglio il presidente dello sci club Ski College Limone, solida...

GB Ski Team International Group: innovazione e futuro

Un progetto per il futuro, sognando le Olimpiadi. Il gruppo Junior del GB Ski...