Ballerin: «Difficile lasciare l’agonismo, è stata la mia ragione di vita». Ora allena le Fiamme Oro

Pubblicato il:

Come cambia la vita Ballero. Tutto d’un tratto, tutto d’un fiato. Da atleta ad allenatore e poi nel viaggio della vita ecco il matrimonio con Giulia Visentin e la nascita di Carlotta. E si, anche Andrea Ballerin ha detto basta. Dopo praticamente due stagioni fermo per innumerevoli problemi al ginocchio destro, il trentino ha deciso di abbandonare l’agonismo. «Non è stata una scelta facile, anche perchè sono stato obbligato a dire basta al mondo delle gare dal momento che pesavano questi due anni di stop. Cinque interventi chirurgici più altri infortuni hanno frenato la mia carriera, ma a conti fatti mi ritengo soddisfatto. Ho fatto quello che mi piaceva, è stato davvero difficile smettere. Per tanti anni fino ad oggi l’agonismo è stata la mia ragione di vita», fa sapere l’89 trentino. Ballerin ha colto qualifiche in Coppa del Mondo, tutte in gigante, la sua specialità principe: il sedicesimo posto di Saalbach tre anni fa il suo migliore piazzamento nella massima serie. Oltre venti top ten in Coppa Europa, cinque podi e la vittoria due anni fa tra le porte larghe di Oberjoch. La carriera agonistica di Andrea è stata quantomeno particolare. Mai stato inserito in squadra azzurra C e B, solo due anni ha fatto parte del gruppo Coppa del Mondo. Per il resto un dentro e fuori, un sali e scendi: quattro stagioni da atleta definito di interesse nazionale. Quasi un record. Fra infortuni e questa instabilità in azzurro, tuttavia Ballero è riuscito a fare i conti con lo sci che conta per davvero. «Una carriera in cui ho avuto la fortuna di girare mezzo mondo e incontrare tante persone. Fra queste ho legato particolarmente con Giovanni Borsotti, Roberto Nani, Pietro Franceschetti, Michelangelo Tentori per fare qualche nome con cui sono amico. E poi ovviamente il mio compagno ai tempi del comitato trentino che è stato il testimone di nozze, Matteo Taller. E tra i coach Fabrizio Bertoldi il mio riferimento a casa, quindi Giuseppe Zeni, Michele Davare delle Fiamme Oro, Giancarlo Bergamelli della nazionale. E poi voglio citare Alexander Prosch. Ricordo che quando era responsabile del gruppo Coppa Europa ed io non ero inserito in squadra nazionale, ha fatto il mio nome per riempire il contingente per un gigante a Garmisch di Coppa del Mondo dove poi ho chiuso diciannovesimo…».

Ballerin

FIAMME ORO E CARLOTTA – E adesso? Andrea Ballerin allena il gruppo sportivo della Polizia. «Un grazie particolare alle Fiamme Oro, importantissime nella mia carriera da atleta. Quando mi hanno proposto di fare il tecnico ho accettato subito. Praticamente da un mese ho iniziato questa nuova avventura». Un altro cambiamento nella sua vita. Il matrimonio con Giulia e la nascita di Carlotta, poco più di un mese fa. Cambia la vita Ballero, dentro però sempre il fuoco dell’agonismo…

Ultime notizie

Giorgio Rocca: «A Levi servono “stili” diversi. La tattica è fondamentale»

Trentasei gare disputate a Levi dal febbraio 2006 in Coppa del Mondo, tra maschi...

Il 3Tre Tour riparte da Londra celebrando il Kandahar Ski Club

Per il secondo anno consecutivo, la classica campigliana celebra il legame storico con il...

Quelle dannate spalle ora non danno noia. E Belfrond può ripartire

Annette Belfrond riparte da Levi, si guarda indietro e ripensa a quanto sia stato...

L’Italia per Levi. Dopo 3 anni Annette Belfrond torna in Coppa

Riprende la Coppa del Mondo e non si fermerà più fino a marzo. Dopo...

Altro dal mondo neve

Giorgio Rocca: «A Levi servono “stili” diversi. La tattica è fondamentale»

Trentasei gare disputate a Levi dal febbraio 2006 in Coppa del Mondo, tra maschi...

Il 3Tre Tour riparte da Londra celebrando il Kandahar Ski Club

Per il secondo anno consecutivo, la classica campigliana celebra il legame storico con il...

Quelle dannate spalle ora non danno noia. E Belfrond può ripartire

Annette Belfrond riparte da Levi, si guarda indietro e ripensa a quanto sia stato...