Aerodinamica: Team Sky avveniristico, ma lo sci è già avanti

E la ricerca nello sci alpino anticipa il ciclismo? Può darsi, forse, anzi si. Almeno per una volta. Ricordate i recenti body che il Team SKY ha adottato per la cronometro di apertura a Dusseldorf del Tour de France per migliorare l’aerodinamicità e che ha visto primeggiare lo squadrone britannico con la vittoria di Geraint Thomas con Vasil Kiryenka terzo e Christopher Froome sesto? Nei body dei tre Sky erano inserite fra tessuto e pelle delle piastre. Si è parlato di regolarità o meno, un po’ come il caso di Tina Maze quando indossava il sottotuta griffato Energiapura. Inanzitutto, i body hanno queste piastre inserite all’interno della struttura, quindi è tutto regolare. Del resto, le istituzioni sportive sono le stesse, vuoi per sci vuoi per il ciclismo. Sempre a pensar male, a fare la caccia alle streghe, come se la tecnologia e l’innovazione delle aziende possa quasi dar fastidio.  Castelli è il marchio produttrice dei body, di questi innovativi body. E fa sapere Steve Smith, brand manager di Castelli sulle colonne della Gazzetta dello sport: «Dietro questo body ci sono nuove tecnologie e nuovi tessuti. Fino a 40 orari è più lento del body tradizionale. Ma a 50 orari il vantaggio è del 2% quindi 8 watt di differenza, poi del 5% a 55 orari ossia 20 watt». Si è parlato del vantaggio che sarebbe provocato dall’influenza dei micro vortici d’aria, ma il discorso sarebbe un altro, «anche perchè anche ad oltre 50 chilometri orari l’influenza generata dai micro vortuci d’aria è praticamente inesistente», sostiene Alberto Olivetto di Energiapura.

Tina Maze

Quindi il vantaggio deriverebbe per l’inserimento di applicazioni nel body nei punti di maggior impatto sulla metodologia usata anche dalle sottotuta nello sci alpino? Si, probabilmente. Così si blocca il passaggio dell’aria totalmente e si va ad aiutare lo scorrimento dell’aria sul corpo del ciclista. Ricordate Energiapura quando in collaborazione con Stefano Maldifassi e il Politecnico di Milano e grazie agli studi fatti in galleria del vento, lo aveva adottato già sei anni da con la Maze?  Tina era stata messa sotto accusa dalla FIS (ingiustamente) dopo il secondo posto nel superG di Bad Kleinkirchheim per non rispettare le regole sull’abbigliamento. Dopo una settimana di analisi e controlli sula seconda tuta, la fuoriclasse slovena ha potuto correre con la sottotuta a Cortina e vincere.

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