E’ stato un viaggio tortuoso Mattia, insidioso, complicato. E’ stato un viaggio difficile, anche sofferente. I risultati che faticavano ad arrivare per mille motivi, poi ecco adesso la stagione della rivincita, quasi della consacrazione. Infortuni alla spalla, due alla caviglia davvero difficili da risolvere, al piatto tibiale. Incidenti che affiancati anche a problemi tecnici lo obbligavano a piantarsi senza intravedere di compiere il salto di qualità. Mattia è sempre stato un talento da giovane. Un fisico bestiale, un atleta vero, una forza della natura. Ma non riusciva ad esplodere, a deflagrare, a planare. Un altro esempio di un giovane che si perde nella concorrenza allucinante dell’alto livello? Nel Circo bianco così difficile da interpretare? No. Proprio no. Mattia ha dovuto prendere le misure, forse ci ha messo qualche anno di più è vero, ma adesso siamo di fronte ad una bellissima realtà. Trentadue anni sono niente per un discesista oggigiorno.
Mattia Casse è la dimostrazione che l’età a volte è solo davvero un numero. Il podio in Gardena per levarsi un peso dalla stomaco, quello di Wengen un capolavoro. Gente fare podio sul Lauberhorn significa essere un campione. La pista bernese è una classica monumento e stare davanti, salire su questo podio leggendario, vuol dire essere competitivo per davvero, avere tutte le cose giuste al posto giusto, significa avere tecnica e pelo, coraggio. Spavaldo oggi Mattia, votato all’attacco appena si è scagliato dal canceletto di partenza. Un podio che finalmente sa di regolarità, di contuniutà. Un podio che lo fa e ci fa sognare. Gardena per dire di esserci, per rispondere presente, Wengen per esultare completamente, per godere, per sognare.
Valsusino di nascita ma bergamasco di adozione per amore, Mattia sembra anche più satabile, sereno, quadrato. Maturato insomma. Un terzo posto straordinario, perchè farlo a Wengen rappresenta una perla indimenticabile incastonata nel palmares di ogni atleta. Che belo vederti felice Mattia. Realizzato, completato. Obiettivi raggiunti dopo ingenti difficoltà ed incomprensioni. Obiettivi conquistati che servono non solo a te, ma anche a chi in un momento buio stenta a vedere la luce. Tu sei riuscito a volare. Continua così ragazzo.