Lo vedremo sempre al cancelletto di partenza, ma Giuliano Razzoli ha realizzato un progetto, legato ad una sua altra grande passione, l’aceto balsamico. Una passione di famiglia. Si chiama Acetaia Razzoli, nata nella sua Razzolo, piccolo borgo dell’Appennino Emiliano.
Oro, argento e Aragosta sono le prime tre produzioni di aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia DOP dell’Acetaia Razzoli, già disponibili sullo shop online www.acetaiarazzoli.com.
«Quello che produco – ha spiegato il Razzo – è un aceto di montagna prodotto nel rispetto del naturale processo tradizionale. Lasciamo che l’avvento di ogni stagione lo plasmi con le sue temperature, che il tempo scorra lento per arricchirne il sapore, snellendo il suo volume e donandogli una cremosità fondente».
L’aceto balsamico tradizionale di Reggio Emilia Dop viene prelevato da 56 batterie certificate, dalle quali vengono estratti poche decine di litri di aceto all’anno per mantenere e preservare l’eccellenza qualitativa del prodotto che deriva da acini di uva reggiana conservati nel legno di rovere, ginepro, acacia, castagno, ciliegio, frassino e gelso.
A custodirli è casa Razzoli, reinterpretata ad acetaia: circa 300 metri quadri distribuiti tra acetaia, sala degustazione, ufficio, magazzino e cantina: «Gli spazi dedicati alle nostre botti – prosegue Razzo – sono luoghi di famiglia, oggi predisposti alla cura del nostro aceto balsamico. La passione per quest’arte antica ha guidato le nostre scelte a preservare dal tempo queste mura, affinché potessero essere un nuovo inizio per la tradizione balsamica Razzoli. Su una passione ho costruito la mia vita. Quella stessa passione che oggi mi porta a seguire questo affascinante percorso in continuo divenire. È un prodotto che richiede costanti cure per crescere, evolversi, migliorare. Proprio come nella mia professione».