Trionfo di Marco Odermatt nella discesa di Beaver Creek, accorciata per penuria di neve. Terzo successo della stagione per il fuoriclasse svizzero: sulla Birds of Prey – Golden Eagle non c’è partita. Anche sul piano iniziale è sopraffino, poi sui passaggi tecnici davvero esaltante. In Colorado si conferma ancora di gran lunga il più solido, il più competitivo su tutti i terreni. L’unico che lo ha impensierito è stato lo statunitense Ryan Cochran-Siegle che termina a tre decimi. Infatti il terzo è distaccato di sette decimi, per esattezza 69 centesimi: è il norvegese Adrian Smiseth Sejersted. Uno dei favoritissimi di oggi termina quarto: perde il podio per 16 centesimi e ci mette qualche sbavatura di troppo sulla parte centrale tecnica. Sempre comunque fra i protagonisti Franjo Von Allmen, che anticipa di due centesimi l’austriaco Vincent Kriechmayr.

Sesto posto per leggenda Paris: Dominik parte attardato già al primo intermedio di due decimi da Odermatt e sul ripido è un pò troppo brusco. E’ comunque veloce Domme, che nel finale riesce a contenere i distacchi ma perde nel complesso 92 centesimi. Gara comunque positiva per Paris, su un pendio dove non ci hai mai regalato perle come in tanti altri pendii. La strada per tornare a primeggiare è quella giusta. Eccolo: «Ho sfatto un errore di troppo sul muro, così il distacco è un pò alto. Ma come prima discesa sono contento, ho rotto il ghiaccio. Nelle libere europee può essere subito un’altra musica». Lo aspettiamo competitivo in Gardena l’immenso campione altoatesino.
Poi troviamo l’austriaco Stefan Eichberger, che precede la coppia elvetica Stefan Rogentin ed Alexis Monney. Decimo il canadese Cameron Alexander, che ha preceduto Alexander Aamodt Kilde: il fuoriclasse norvegese fa un altro passo avanti verso le primissime posizioni. Discreto Florian Schieder 14° a 1.47. Attardato a 1.89 Mattia Casse 23°, mentre si infila nei 30 con il 48 Giovanni Franzoni 29° a 2.28 sciando bene sul muro. Non a punti Guglielmo Bosca 32°, più indietro nell’ordine Niccolò Molteni, Benjamin Alliod, Christof Innerhofer. Altro cambio di programma nella Vail Valley: domani superG, domenica tocca ai gigantisti.





