Chiude gli occhi Julia Scheib, fa fatica a realizzare quanto fatto sul Rettenbach, davanti ai suoi tifosi, nella sua Austria. La regina di Sölden è lei, la ventisettenne che riscrive un pezzo di storia. E sfata un tabù, riportando l’Austria sul gradino più alto del podio in un gigante femminile di Coppa del Mondo. Non avveniva dal 2016, quando a vincere era stata Eva-Maria Brem. L’Austria scopre una nuova stella, una nuova gigantista dopo Brem e Anna Fenninger.
Julia Scheib si è fatta conoscere lo scorso anno. Dove? Sempre a Sölden, quando aveva conquistato il terzo gradino del podio dietro a Federica Brignone e Alice Robinson. Era stato il suo primo podio individuale, in precedenza un altro terzo posto nel parallelo a squadre. Oggi il primo successo in Coppa del Mondo, che manda in delirio i 15.900 tifosi arrivati ai piedi del Rettenbach per la grande festa di inizio stagione.
Nella prima manche ha sciato bene ed è stata spinta dalla luce che ha messo in evidenza ogni passaggio del pendio, nella seconda ha spinto soprattutto nel terzo settore, dopo una prima parte non troppo in spinta. Le è bastato per vincere con 58/100 sull’americana Paula Moltzan e con 1”11 su Lara Gut-Behrami che ha lasciato per strada decimi preziosi con quell’errore sul muro. Ai piedi del podio Mikaela Shiffrin, quarta e di nuovo lì davanti con buone sensazioni, consapevole di non essere ancora al top in gigante.
Scivolano indietro Lara Colturi, settima, Sara Hector, nona, e soprattutto Zrinka Ljutic, che scende addirittura di sette posizioni. Asja Zenere, come anticipato prima, era l’unica azzurra a essersi qualificata nella seconda manche. Ha sciato di nuovo con grande solidità, risale di due posizioni e finisce al diciassettesimo posto, pari merito con la polacca Maryna Gasienica-Daniel. In una giornata per nulla positiva per l’Italia, Zenere è l’unica che può sorridere per questo avvio di stagione. Anche perché si è presentata al cancelletto di partenza in condizioni precarie, per forti dolori al ginocchio.




