Alice Robinson vuole la Coppa del Mondo di gigante (e migliorare in superG)

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In una delle tante conferenze stampa organizzate nei giorni che precedono il gigante di Sölden, Alice Robinson ha parlato di com’è andata la sua estate in Nuova Zelanda, della gran voglia di iniziare forte sul Rettenbach e di aspettative per la stagione 2025-2026.

Robinson è in gran spolvero. «Abbiamo avuto ottime condizioni in Nuova Zelanda e ci siamo allenate benissimo. È stato fantastico allenarsi a casa e ho anche passato un po’ di tempo in famiglia» ha detto la classe 2001, che a inizio settembre ha stravinto tre giganti su tre a Coronet Peak, nel circuito minore della Australian New Zealand Cup.

Non è cambiato molto nella sua preparazione estiva. «Ho sempre gli stessi allenatori e materiali della passata stagione. È andata bene, per cui squadra che vince non si cambia. Col mio team stiamo cercando di trovare i piccoli marginal gain da migliorare durante la stagione» ha detto la neozelandese.

Alice Robinson a Sölden nel 2024 © Agence Zoom
Alice Robinson nel gigante di Sölden nel 2024 © Agence Zoom

Alice Robinson e l’amato gigante sul Rettenbach…

La rapida ascesa di Robinson nel Circo Bianco ha vissuto una tappa fondamentale nel 2019, quando la neozelandese vinse la sua prima gara in Coppa del Mondo proprio sul Rettenbach, ancora 17enne. «Onestamente adoro stare in Europa in questo periodo dell’anno, amo gareggiare a Sölden. È una delle mie gare preferite, forse la mia preferita in assoluto. C’è tutto il fermento di ciò che accade attorno alla gara, il nervosismo della prima volta. Nessuno mai si sente pronto al 100% per cominciare la stagione, anche se io so di aver fatto tutto ciò che potevo per essere più pronta possibile. L’allenamento è una cosa, la gara tutt’altro. Ma mi sento bene, spero di uscire dal cancelletto molto bene domani».

Circa il difficile pendio del Rettenbach, Robinson ha rivelato che secondo lei Sölden «è una delle piste più difficili del circuito femminile. Una partenza piuttosto aggressiva del calendario, a causa di quella pendenza così forte e costante. Anche la quota per me è un po’ uno shock: per tutta l’estate mi sono allenata in Nuova Zelanda, che è piuttosto bassa di altitudine. Ma ogni anno è un po’ meno spaventoso dell’anno precedente: ormai è il mio sesto anno a Sölden e mi ci sono abituata. Tante cose la rendono molto bella: più energia, ansia e incertezza rispetto alle altre gare della stagione». 

Alice Robinson, che in Coppa del Mondo ha vinto quattro volte, tutte in gigante, punta a fare bene anche in superG quest’anno: «A volte dovrò sacrificare un po’ di allenamenti in gigante, disciplina dove comunque voglio essere al meglio, per essere nelle sedi di gara delle discipline veloci. Voglio essere una reale contender per il podio in superG, anche se l’obiettivo principale rimane la Coppa del Mondo di gigante».

… con un occhio a Milano Cortina 2026

Infine, Robinson ha parlato anche del suo passato di residente in Italia e di cosa si aspetta per le Olimpiadi 2026, per le quali le prove femminili di sci alpino saranno a Cortina d’Ampezzo: «Ovviamente ho passato molto tempo in Italia, ma non vivo più lì. Per anni ho vissuto in Val di Fassa, che è molto vicina a Cortina. Mi sento molto a mio agio nelle Dolomiti, il che è fantastico. Cortina è anche uno dei primissimi posti in cui ho sciato in Europa, perché c’erano dei miei amici lì. Ed è anche uno dei posti più belli del mondo: dopo aver gareggiato alle Olimpiadi in posti come Corea del Sud e Cina, che sembravano così strani, è bello poterlo fare a Cortina».

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