La stagione olimpica è alle porte e Gino Caviezel (33 anni, svizzero, tre podi in Coppa del Mondo senza vittorie finora) ha un obiettivo chiaro davanti agli occhi (Milano-Cortina 2026), ma non sa ancora quando potrà tornare sulle piste. Intanto, ha concesso un’intervista a nau.ch, che riportiamo nei passaggi salienti.
Gino Caviezel, sono passati quasi sette mesi dalla sua caduta a Bormio. Come stanno il ginocchio e la spalla?
«Sto bene, in linea di massima. La spalla non la sento quasi più. Per quanto riguarda il ginocchio, ho ancora molta strada da fare. Mi alleno e faccio terapia ogni giorno e sto facendo piccoli progressi».
Ha un piano concreto per quando tornare sulle piste e in Coppa del Mondo?
«Non ne ho uno preciso, purtroppo si tratta di un infortunio complesso. Bisogna vedere come reagisce il ginocchio a determinati sforzi. Sono passati quasi sei mesi dall’operazione, non è molto. Non appena il ginocchio me lo consentirà, sarò il primo a tornare a sciare. Ma non voglio fissarmi una data. Ovviamente ho sempre in mente le Olimpiadi del prossimo anno, per questo mi alleno duramente ogni giorno».
Che ricordi ha della caduta a Bormio? Ci pensa ancora?
«Al momento ci penso un po’ meno, ma all’inizio ovviamente molto. Ho guardato la caduta mille volte per capire dove ho sbagliato, in modo da non ripetere più lo stesso errore. Ora ho chiuso con questa storia e cerco di guardare avanti».

Quanto è difficile riprendersi mentalmente?
«Dopo gli infortuni che ho avuto finora, sono sempre tornato rapidamente. Non so se sarà lo stesso dopo questo infortunio complesso. Spero solo di poter tornare e dare il massimo. Vedremo se riuscirò a ritrovare la fiducia».
Quali sono i suoi obiettivi per il prossimo futuro?
«Il mio primo obiettivo è guarire, questa è la priorità numero uno. Mancano ancora alcune cose per poter condurre una vita normale. Poi vorrei tornare al mio livello precedente, con il grande obiettivo delle Olimpiadi. Se potessi tornare a gareggiare in Coppa del Mondo la prossima stagione, sarebbe un risultato straordinario».
Come saranno le prossime settimane?
«Questa settimana abbiamo fatto un corso di preparazione fisica a Lenzerheide, c’erano anche Lenz e Odi. Ovviamente non faccio ancora lo stesso allenamento che fanno loro, ma sono comunque integrato nella squadra. La mia routine quotidiana è ancora scandita da allenamenti e terapie. Ma vedremo come sarà tra due o tre mesi».




