Momento difficile per lo slalom, ma dalla Coppa Europa arrivano segnali importanti 

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E’ presto dare giudizi finali ovviamente, mancano ancora diversi appuntamenti fra cui i tre più importanti, tutti in Austria: Kitzbuehel, Schladming e il Mondiale di Saalbach. Ma non dobbiamo nascondeer un dato oggettivo; lo slalom italiano è in crisi al momento. Simone Del Dio, con un senso di responsabilità si è fatto da parte. Succede in tanti sport, mai nello sci. Ed ha ragione Sabo Gross quando afferma: «Ha avuto coraggio». Alex Vinatzer ha dichiarato di «essere in un momento difficile, ma che non è intenzionato a mollare». Bravo. E noi crediamo che il gardenese sia l’unico oggigiorno ad averlo questo benedetto podio nelle gambe. Ci è salito sul podio della massima serie e anche su quello iridato, proprio nel team guidato da Del Dio. Una bella gara, poi qualche punto, ma mai quella sciata così efficace per Tobias Kastlunger. Stefano Gross a tratti ha fatto vedere di essere ancora competitivo, ma anche lui nell’ultimo appuntamento di Wengen ha fallito. Simon Maurberger ha si centrato una qualifica, ma poi si è fermato. Quindi c’è Tommaso Sala fermo ai box; quel Sala che l’anno prossimo al rientro dovrà tentar di riaffacciarsi davanti. Ripetiamo, aspettiamo per dare per vinta la formazione ora nelle mani di Stefano Costazza, ma i sette slalom fino ad oggi non sono stati positivi. Intanto una parentesi oltre lo slalom: in gigante Luca De Aliprandini sembra in età matura aver trovato finalmente continuità ed è tornato sul podio. E in velocità Mattia Casse ha vinto, Domme Paris ci ha detto da Wengen che ha voglia ancora di vincere e che Giovanni Franzoni cresce velocemente. Insomma, slalom a parte, buono il lavoro del dt Max Carca.

Torniamo allo slalom. E dietro cosa c’è? Qualcosa si muove. Il gruppo Coppa Europa di Andrea Truddaiu, Cristian Deville e Max Blardone sta raccogliendo risultati significativi nel circuito continentale. Ad inizio stagione a Levi la vittoria di Tommaso Saccardi e poi anche altri piazzamenti importanti. Ieri in Germania ad esempio, dove ha trionfato Matteo Canins, per la cronaca rientrato alla base delle Fiamme Gialle quest’anno ma sempre schierato in gara. Quindi l’ottimo secondo posto di Corrado Barbera che ha fatto vedere il suo vero valore. E poi un più che buono sesto posto di Edoardo Saracco. Più indietro ma sempre regolari a punti Riccardo Allegrini e Stefano Pizzato. «La continuità è la cosa su cui bisogna puntare, quella che certifica la sciata, il rendimento. Questi segnali sono importanti e confortanti, ma dobbiamo insistere su questa strada. C’è ancora assai da fare. Dobbiamo lavorare affinché questi ragazzi nel minor tempo possibile abbiano un passo regolare davanti in Coppa Europa e che inizino a mettersi in mostra in Coppa del Mondo», fa sapere Truddaiu. Gl obiettivi sono chiari da inizio stagione per Saccardi e Barbera, quelli nel complesso più in palla. Il loro circuito è la Coppa Europa, poi chiaramente devono nella massima serie conquistare le prime qualifiche. Rientreranno a Kitz e Schladming? Probabilmente, anche se sarà della partita anche Canins. Visto i suoi cinque posti nel contingente, ci sarà probabilmente una turnazione. Quello che speriamo è vedere questi giovani in pianta stabile in squadra A l’anno prossimo per poter davvero costruire un team solido ed efficace come era quello delle porte strette. Il capitano designato c’è già: si chiama Alex Vinatzer. 

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