Anno di grazia 2017: solo Niels Hintermann salva la Svizzera maschile da una stagione senza vittorie nel circuito maggiore (3 ori iridati però…), imponendosi a sorpresa nella combinata di Wengen con pettorale n.51. Altro giro, 2019: con Lara Gut ancora in ripresa, alla peggior annata agonistica in carriera e lontana dalla forma migliore dopo l’infortunio patito ai Mondiali di St. Moritz 2017, la squadra femminile non ottiene neanche un successo in Coppa del Mondo (ma Holdener vincerà l’oro mondiale in combinata trascinando sul primo gradino del podio anche la squadra), evento che non si verificava dal 2007.
Oggi la Svizzera dello sci alpino è una meraviglia: in testa alla classifica per Nazioni a livello maschile, femminile, generale, e sempre con distacco. Ha portato ben 4 atleti sul gradino più alto con i ragazzi (oltre a Odermatt, ecco Murisier, Tumler e Monney) e deve ancora vincere un certo Loic Meillard, mentre Von Allmen è salito sul podio in due occasioni.
Le ragazze rossocrociate attendono il primo squillo di Lara Gut, è vero, ma intanto hanno visto sbocciare d’incanto Camille Rast, classe 1999, nel pieno della maturità a 25 anni (2 successi in slalom), mentre sono in ripresa dopo infortuni diversi le varie Corinne Suter, Hählen, Flury (iridata in carica di discesa, ancora non è rientrata in Coppa del Mondo), con Michelle Gisin, tra l’altro, meno performante rispetto all’ultima stagione. In più, ecco che all’orizzonte si staglia il talento di Malorie Blanc, 20enne iridata juniores in superG e già sul podio nel circuito maggiore. In slalom, dietro Holdener, sempre molto costante, la citata Rast (in attesa dell’ennesimo recupero di Danioth), una Meillard ritrovata e le giovani Mächler e Cristen (che ha l’età di Rast, in realtà, ma è di fatto all’esordio tra le grandi dopo 10 operazioni e 5 stagioni saltate) garantiscono un futuro roseo.
Al maschile basterebbe citare il nome di Marco Odermatt, classe 1997 e dominatore assoluto per chissà quanti anni ancora, ma Monney e Von Allmen sono nati negli anni 2000. Un’intera Nazione sogna in grande: adesso in tre anni consecutivi si svolgeranno rispettivamente il Mondiale in casa dei rivali austriaci (febbraio 2025, Saalbach), i Giochi in Italia (Milano-Cortina 2026, ricordando che a Torino 2006 gli svizzeri non vinsero ori…) e soprattutto i Mondiali a Crans-Montana, 2027. Nella precedente edizione del 1987, stesso luogo, al massimo dello splendore, lo squadrone rossocrociato conquistò 8 titoli su 10, con il contorno di 4 argenti, 2 bronzi e nella discesa maschile seppe piazzare Peter Müller, Pirmin Zurbriggen, Karl Alpiger, Franz Heinzer ai primi quattro posti, con Daniel Mahrer sesto.