Azzurri in Italia. Carca soddisfatto del lavoro: «In Sudamerica tanta diversificazione e multilateralità»

Chiusa la lunga trasferta sudamericana del settore maschile. Chi prima, chi dopo, gli azzurri hanno fatto ritorno in Italia quando manca ormai un mese all’avvio della stagione di Coppa del Mondo. «Il lavoro ad Ushuaia è andato decisamente bene – ha detto il direttore tecnico Massimo Carca -. Abbiamo trovato condizioni invernali e temperature più fredde rispetto agli ultimi anni. Le condizioni ci hanno permesso di variare fra tutte le specialità e portare a buon fine tutto il lavoro che ci eravamo prefissati». Unico neo della trasferta, l’infortunio di Tommaso Sala, costretto a rientrare con largo anticipo. «Una caduta banale, ma è noto che il piatto tibiale richiede pazienza per un recupero completo». È soddisfatto Carca: «Complessivamente il lavoro previsto è andato secondo quella che è la nostra strategia: gli atleti hanno diversificato molto. I gigantisti hanno fatto molto slalom e superG e gli slalomisti tanto gigante. La multilateralità è quello che cerchiamo, per poter essere competitivi in tutte le condizioni».

Sala in California ©Agence Zoom

CONFRONTO CON ALTRE NAZIONI – Gli slalomisti hanno lavorato in Argentina, con alcuni ragazzi che si dedicano anche al gigante puntando così alla doppia disciplina. Durante il periodo numerosi confronti con gli atleti delle altre nazioni. «Erano presenti tutte le squadre tranne i norvegesi e questo ci ha permesso di confrontarci con gli avversari, anche se i risultati di agosto valgono fino a un certo punto».

Giovanni Franzoni

DE ALIPRANDINI E IL NUOVO SKIMAN, IL RECUPERO DI FRANZONI – Luca De Aliprandini ha cercato feeling con il nuovo skiman, lo sloveno Robert Kristan. Ha testato materiali ed è andato in progressione. «Per lui era molto importante mettere ordine nelle cose e credo ci sia riuscito». Importanti passi avanti da Giovanni Franzoni, partito con l’intento di archiviare definitivamente l’infortunio. «Si è allenato al cento per cento, fisicamente non è ancora al massimo, ma ha ancora tempo per crescere. Credo che ripartirà dal gigante di Soelden, anche se ha perso tutti i punti e partirà dal fondo. In ottobre sarà ancora concentrato discipline tecniche, poi sarà presente a Breuil-Cervinia almeno per le prove. Certamente farà ancora un po’ di Coppa Europa per riprendere feeling e punti». 

 

MALTEMPO PER I VELOCISTI – I velocisti hanno invece sciato sulle piste del Cile, a eccezione di Dominik Paris che ha fatto prima due settimana a Ushuaia e poi si è spostato a La Parva insieme ai compagni di squadra. «Sono stati un po’ sfortunati con il meteo nel periodo centrale. Due nevicate abbondanti e qualche giornata di vento hanno condizionato qualche uscita, ma hanno avuto i primi giorni buoni e soprattutto gli ultimi dieci molto positivi, che hanno permesso allo staff di preparare discesa e superG da 1’15” con velocità oltre i 120 km/h, quindi decisamente allenante. Ho visto un Casse spingere forte a ogni giro, come è sua abitudine». E Paris? «In Argentina si è concentrato in particolare su gigante e superG e ha lavorato per rimettere in ordine la sua sciata. A la Parva ha fatto quattro giorni di discesa davvero buoni. Sta bene e ha voglia di tornare a fare… Paris». 

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