Secondo classificato nel Gran Premio Italia di velocità, Maximilian Ranzi è stato inserito nel gruppo azzurro B agli ordini di Alexander Prosch. Il 2001, altoatesino di Lana, da praticamente un anno è stato arruolato dalla Polizia. «Mi sono allenato con il Comitato Alto Adige con i tecnici Simon Meraner e Thomas Major, questo stagione invece con Andrea Ballerin e Michel Davare delle Fiamme Oro. L’ingresso in nazionale è stata una notizia grandissima, un traguardo importante della mia giovane carriera. Sono davvero contento. Ho vinto tre discese GPI fra Tarvisio e Sarentino, ma avevo saltato gli Assoluti per un infortunio ai polsi e temevo di non riuscire a meritarmi una eventuale convocazione in squadra nazionale».
Ranzi ama la velocità. Una stazza da discesista puro: 1.86 per 93 kg e soprattutto quel pelo di buttarsi giù sempre a tutta. «Amo la velocità, l’adrenalina che ti da la discesa, le picchiate e i salti sono il mio pane. Devo crescere ovviamente, ma mi sento dentro proprio un discesista. Il mio idolo? Dominik Paris, atleticamente ci alleniamo a volte insieme. Domme è il mio idolo assoluto, è l’essenza della discesa. Insieme condividiamo Mattas Schnitzer, il preparatore atletico. Addirittura da Children con lo sci club Vigiljoch mi allenava Albert Paris, il papà di Domme». Maximilian aspetta adesso di iniziare il percorso con la squadra nazionale. E conclude: «Le sfide continuano, intanto mi godo questo momento di pausa. E per essere arrivato in azzurro ringrazio il Comitato Alto Adige, le Fiamme Oro ed il mio sponsor SkyAlps. Senza di loro, anche dal punto di vista del supporto economico, non avrei fatto tutto ciò».