La legge e’ uguale per tutti?

A Kitzbuehel nevica, la mitica Streif è in condizioni impraticabili. Non si vede nulla, dopo pochi metri la maschera degli atleti è coperta di fiocchi di neve che poi diventano acqua. La discesa dell’apripista con telecamera lo ha fatto vedere charamente. Nessun problema. Si parte lo stesso, si parte da metà, dall’Alte Schneise. Un minuto e dieci di gara su un fondo nevoso messo insieme in qualche modo da un lavoro pazzesco. Ma si tratta di una discesa libera, non di un gigante. Il tracciato sarà anche corto, ma alla fine si viaggia comunque a 130 km/h. Nella nebbia, sotto la neve, con visibilità pessima. È scandaloso che la FIS permetta una cosa del genere. Si discute di qualche metro di differenza nel raggio di curva degli sci da gigante, si cercano soluzioni per aumentare la sicurezza e poi si mandano in pista gli atleti in condizioni del genere. Perché siamo in Austria, siamo a Kitzbuehel, la discesa libera si deve fare. Questione di soldi, tantissimi soldi. Una decisione assurda, che si somma allo spadroneggiante atteggiamento dell’Austria che ormai da un po’ di tempo si vede nel Circo Bianco. L’ultimo esempio è la mancata punizione dell’allenatore Gstrein ‘pizzicato’ a limare un salto a Wengen con una pala, preceduto da qualche giorno dal’ingresso in pista ad Adelboden di una vera e propria squadra di lisciatori prima della partenza di Hirscher, proprio come succede nelle gare dei bambini. Perché tutto questo è consentito all’Austria? Ma stiamo scherzando? I nostri inviati a Kitz continueranno ad aggiornarvi su cosa sta succedendo in gara, ma tutto questo non ci piace. Vabbè, the show must go on…

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