Infinita, magistrale, un cecchino. Sofia Goggia domina la discesa di Val d’Isere. Un trionfo formidabile, stiamo parlando della settima libera che vince a cui ha partecipato. Un fillotto impressionante, una sequenza pazzesca. In Francia coglie la quindicesima vittoria in Coppa del Mondo, 37 podi, la quarta stagionale dopo la tripletta canadese. Qualche sbavatura nella parte alta, poi una spigolata da far gelare il sangue nelle vene Ma poi giù a tutta: spianata, in accelerazione, un missile verso il traguardo. Fra l’altro, grazie a questo successo, Sofia è in testa alla Coppa del Mondo generale: 10 punti in più di Mikaela Shiffrin. Tanta roba. E così la bergamasca sbanca anche la Oreiller-Killy e accende sempre di più il sogno olimpico cinese. La già campionessa a cinque cerchi in carica di discesa, è sempre più la favorita numero uno per l’oro. Certo, ogni gara ha la sua storia, ma il dominio ancora oggi mostrato è davvero garanzia.
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ECCO SOFIA – Sofia Goggia fa sapete: : «Una gara diversa dalle altre che sapevo sarebbe stata ostica, perché ci sono quaranta secondo di piano, e quando scio sotto i 100 km/h faccio un po’ fatica. Superato quel momento mi sono detta che avrei potuto fare una grande gara. Non ho sciato forse benissimo, ma ci ho messo un cuore enorme cercando sempre di spingere le curve e mantenere le consegne che mi avevano dato i miei allenatori in partenza. Ho vinto la gara per la voglia di portarla giù e per il coraggio. Sapevo che il mio tempo sarebbe bastato per il podio, ma ho aspettato ad esultare fino alla discesa della Puchner, perché nelle prove è sempre stata molto veloce. Vedendo anche la Johnson come ha tenuto il mio passo sulle curve mi aveva dato da pensare. Sono contenta, sia per aver contenuto il distacco anche nella parte in cima, sia perché avevo una tensione addosso che ho mascherato a tutti. Ero convinta di aver poco margine e dovevo dare quel qualcosa in più. La classifica generale? Siamo al 20 dicembre non guardo a queste cose. Sono molto contenta perché è la mia settima vittoria consecutiva e tutto è partito un anno qua, proprio su questa pista. Penso di essere molto ben tarata, concentrata e abbiamo lavorato benissimo sul set up quest’estate. Sci ottimi, scarponi anche, allenatori che mi danno ottime indicazioni e fisicamente mi sento più solida e prestante. La mia molla è che il cronometro riparte sempre da zero, perché quelle dietro spingono sempre per batterti e bisogna sempre dare qualcosa di più».
8a NA. DELAGO, 9a CURTONI – Sul podio con l’orobica classe ’92, troviamo la statunitense Breezy Johnson e l’austriaca Mirjam Puchner, distanziate rispettivamente di 27 e 91 centesimi. Poi ancora Austria con al quarto posto Ramona Siebenhofer, quinto per la slovena Ilka Stuhec e sesta ecco la svizzera Corinne Suter davanti alla norvegese Ragnhild Mowinckel La squadra azzurra di Giovanni Feltrin c’è sempre. Ottava a 1.45 Nadia Delago che si conferma sempre più continua in top ten. Brava. Caduta ma senza conseguenze per la sorella Nicole: atterra male da un salto nella parte alta e scivola nelle reti. Sottoposta a RX, per Nadia una contusione alla tibia e stop. Nona Elena Curtoni a 1.54 e undicesima Federica Brignone a 1.69. Diciottesima Francesca Marsaglia, ventiduesima Marta Bassino. Non entra in zona punti Roberta Melesi, trentacinquesima. Domani Francia è tempo di superG.