Cortina 2021 passa il testimone con un bilancio in attivo, 4 candidate per i Mondiali 2027

Nonostante la pandemia e la cancellazione delle Finali nel 2020, i Mondiali di Cortina 2021 hanno dimostrato la capacità dell’Italia di fare squadra per raggiungere obiettivi ambiziosi e hanno segnato un nuovo standard nell’organizzazione delle manifestazioni sportive. Sono anche dei Mondiali che chiudono con un bilancio ampiamente in attivo, rappresentando così un nuovo benchmark di gestione dei grandi eventi, nazionali e internazionali.

Con ricavi previsti al prossimo giugno che si attestano a quota 49 milioni di euro, Fondazione Cortina 2021 arriva così al proprio traguardo rispettando la sostenibilità finanziaria dell’intero progetto: un raro ed eccezionale risultato, a maggior ragione se si considera il contesto di forti restrizioni nel quale i Campionati del mondo di sci si sono svolti, con la pandemia di Covid-19 che ha impedito l’arrivo del grande pubblico internazionale nella Regina delle Dolomiti e che ha comportato una serie di grandi sforzi organizzativi su più fronti.

A beneficiare dell’appuntamento iridato è stato anche tutto il territorio: oltre alle nuove infrastrutture e agli investimenti realizzati negli scorsi anni per ospitare la manifestazione sportiva, durante i due mesi a cavallo dei Mondiali sono stati spesi circa 9 milioni nei confronti di categorie economiche locali, creando un importante indotto.

«Con un team che ha fatto un grande lavoro e una comunità che ha fatto sistema, siamo arrivati ad un risultato di cui tutti possiamo essere orgogliosi. Credere e avere un obiettivo comune ci ha permesso di tracciare una nuova strada che mi auguro possa portare valore a Cortina per il prossimo futuro. Questa è la più importante legacy e il successo di cui vado più orgoglioso» spiega Valerio Giacobbi, Amministratore Delegato di Fondazione Cortina 2021.

Intanto la Federazione Internazionale dello Sci ha ufficialmente annunciato le candidature per i Mondiali del 2027, la cui data per la presentazione delle stesse è scaduta lo scorso sabato 1 maggio. Per lo sci alpino sono ben quattro le località in lizza: Crans Montana (Svizzera), Garmisch-Partenkirchen (Germania), Narvik (Norvegia) e Soldeu (Andorra).

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