Federica Brignone, Sofia Goggia e Marta Bassino hanno ormai concluso il primo lungo periodo di allenamento al Passo dello Stelvio. La valdostana Brignone, prima donna italiana a vincere la Coppa del Mondo generale, non si è ancora fermata.
Federica, com’è andata allo Stelvio?
«Abbiamo la fortuna di avere questo ghiacciaio e per noi è una grande cosa. Stando al Livrio abbiamo avuto la possibilità di uscire quando volevamo, prima e dopo e cambiare materiali. Ottimo lavoro, anche se non siamo state fortunate con il meteo. Io non sono una grande fan dello sci estivo, però lavorare così è diverso».
Non ti sei mai fermata, niente vacanze quest’anno?
«Vacanze sì, me le sono meritate e poi un atleta di alto livello non può permettersi di fare 12 mesi senza stop. Fisico e mente ne risentono, ho bisogno di una pausa, altrimenti arrivo ad agosto che sono distrutta. In questo periodo nessuno sportivo di alto livello si è fermato, chi dice il contrario è perché non ha capito che cosa significa fare sport e l’atleta».
Hai già pensato alla prossima stagione?
«Sarà sicuramente piena di incognite per tutti, ma io proseguo con il mio lavoro e continuo a fare l’atleta come se tutto fosse normale, altrimenti non riesco a lavorare bene. Ai problemi futuri ci penserò… in futuro. Ora lavoro al 100%».
“Ho raggiunto il mio più grande sogno, ripetermi sarà difficile, ma io amo mettermi in gioco”
Hai vinto e raggiunto un grande traguardo, ti senti appagata?
«Nelle ultime stagioni sono andata in crescendo, ho raggiunto il mio più grande sogno e sarà difficile ripetersi, lo so benissimo. Io però sono pronta a giocarmela, non penso di aver finito la mia carriera e so quello che posso ancora dare a questo sport. Ho l’occasione di dimostrare ancora molto, mi piacerebbe salire su quel podio finale e vivere per davvero il sogno che avevo in testa: ho vinto la Coppa del Mondo, mi manca ancora quel pezzo».
Motivata?
«Sì, forse come mai prima d’ora, ho raggiunto la maturità, sono consapevole di quello che voglio dalla mia vita: voglio questo, lo sci. Non sono l’atleta che smette perché ha vinto tutto, mi piace fare l’atleta, amo mettermi in gioco».
Allo Stelvio si è allenata anche Petra Vlhova, con la quale hai lottato per la generale, vi siete incrociate?
«Noi siamo state al Livrio, lei era a Baita Ortler e quindi non ci siamo incrociate. L’ho intravista una volta sulla motoslitta e ci siamo solo salutate da lontano.