E pensare che a fine dello scorso inverno, nonostante il podio di Semmering, voleva lasciare. Ci ha pensato Manuela Moelgg a dire basta, a cambiare vita, a fare altro insomma. Invece, proprio due sere fa in un corridoio dell’albergo della squadra, il Sunny, ci aveva detto di aver deciso di gareggiare per un altro inverno agonistico forte di uno spirito differente. Una scelta fatta da una nuova Manu, una scelta presa con grande serenità: «Ho una forza interiore dentro che mi rende serena in questo periodo. E’ tutto più semplice in questo modo. Mi sento più equilibrata, tranquilla. Ed inoltre sono ancora competitiva, sto sciando forte e così sono consapevole di togliermi altre soddisfazioni dal punto di vista agonistico». Il podio sul Rettenbach di Soelden arriva a trentaquattro primavere. Fantastico. Quattordicesima presenza sul ghiacciaio dell’Oetztal, la prima volta nel 2012, ed oggi il secondo podio su questo budello di ghiaccio. Un’altra conferma di come i campioni non hanno età e che l’eta, a volte, è uno stato mentale e basta. Una lezione che dimostra che con lavoro, serenità e consapevolezza si possono raggiungere traguardi significativi. Un dato di fatto di come non esistono i vecchi e i giovani, ma quelli che vanno forte.
Ma eccola nel video la ladina di Mareo