E’ appena finita la ricognizione sulla Saslong, una lingua bianca che si snoda per 3446 metri. Gli atleti stazionano in partenza con il Sassolungo e le altre vette dolomitiche in bella vista. Dopo le 9.30 si parte.
ECCO CARCA E CORRADINO – Cristian Corradino, coach azzurro che staziona prima dei Muri di Socher, sentenzia: «C’è da spingere, da far velocità. I piani sono fondamentali. La parte più tecnica sono le quattro curve del Ciaslat, ma la differenza si da dappertutto in Gardena». Gli atleti ascoltano i consigli degli allenatori, si confrontano, memorizzano il tracciato. Max Carca, il direttore tecnico degli azzurri, ci dice: «Certo, possiamo far bene. Ma anche ieri potevamo farlo, invece…In superG, come anche nell’ultima prova, bene solo a tratti. Vedremo. Dei nomi? Faccio quegli degli altri…attenzione a Nyman e Guay». Ma la la lotta, pensiamo noi, sarà fra Italia e Norvegia.
OTTO AZZURRI ALL’ATTACCO – Saranno otto gli azzurri al via. Il primo a prendere il via sarà Christof Innerhofer con l’8, seguito subito dopo da Peter Fill. Con l’11 Dominik Paris, con il 24 Mattia Casse, con il 33 Emanuele Buzzi, 49 Paolo Pangrazzi, 58 Werner Heel e 59 Henri Battilani.