Elena Curtoni terza nella discesa di Mirjam Puchner. Quinta Schnarf, sesta Stuffer

A St. Moritz è una giornata tricolore sia al maschile che al femminile. Sulla stessa pista degli uomini, con partenza leggermente abbassata, Mirjam Puchner ed Elena Curtoni riscrivono la loro storia personale in discesa, salendo per la prima volta sul podio entrambe: l’austriaca addirittura trionfa, grazie alla sua straordinaria scorrevolezza, la valtellinese è la migliore nel tratto tecnico e si prende un risultato che sarebbe stato assurdo anche solo sognare in questa disciplina un anno fa. In mezzo Fabienne Suter, la miglior discesista in stagione dopo Lindsey Vonn, con cinque podi (uno in superG), ma nessuna vittoria. Ancora un’altra grande prestazione azzurra, con Schnarf quinta e Stuffer sesta, quest’ultima al ‘best’ della carriera in discesa. I podi in stagione diventano 10 per le ragazze azzurre, mentre i risultati tra le prime dieci salgono a quota 67 e il tassametro corre…. Non è finita! Coppa di specialità già assegnata a Vonn, presente al parterre delle Engiadina. Va sottolineato che vento e un po’ di neve misto pioggia hanno fatto capolino sul tracciato proprio quando stavano per scendere le migliori della specialità, probabilmente condizionando non poco la loro discesa.

GARA – La ‘Engiadina‘ è di fatto la stessa pista dei maschi. Ma quest’anno il tracciato è stato modificato nel tratto finale: dopo il terzo salto e la traversa, ecco una ‘S’ estremamente complicata più una compressione fondamentale per portare la velocità al salto Rominger e fino al traguardo. Di fatto si tratta di una discesa per atlete scorrevoli fino a questo tratto appena descritto, e poi improvvisamente molto tecnica. La gara si decide in linea teorica in fondo, ma i 50” di pura scorrevolezza in realtà si riveleranno decisivi. Mirjam Puchner costruisce proprio in alto il suo capolavoro, guadagnando tantissimo su tutte le avversarie. Poi si difende nel tratto più difficile e torna a guadagnare in fondo. Primo podio e prima vittoria in Coppa, tutto sommato meritata, con il tempo di 1’40”93. E’ una possibile grande velocista del futuro se alle doti da scivolatrice, notevoli, saprà aggiungere una migliorata capacità tecnica. Seconda, ancora una volta in stagione e a soli 13 centesimi, Fabienne Suter, che vanta cinque piazze d’onore quest’anno, quattro in discesa, e che chiude seconda anche nella classifica di specialità. Ma termina una annata favolosa, in cui è stata competitiva ovunque e ha dovuto superare anche un infortunio muscolare. Terza, straordinaria, al primo podio in carriera nella specialità in cui probabilmente mai avrebbe pensato di ottenerlo fino allo scorso anno, Elena Curtoni, che perde la vittoria per soli 17 centesimi, ma si regala a 25 anni una performance clamorosa soprattutto tra S e Compressione, cioè nel tratto più tecnico, dove nessuno ha saputo interpretare le linee come lei, con decisione, coraggio e anche grande intelligenza tattica. Un podio atteso da almeno cinque anni, arrivato tardi, ma forse non troppo tardi… La valtellinese se lo merita, come se lo meriterebbero anche Marsaglia, oggi fuori ingenuamente, Schnarf (che però lo ha già ottenuto nel 2010) e Goggia. Ci sono ancora tre gare per provarci… Tredicesima Gut, fuori Rebensburg. Ma, come detto, le migliori hanno trovato più nebbia, e soprattutto vento e un po’ di neve in pista…

ITALIA – La giornata, si diceva, è favolosa per l’Italia: dietro Curtoni si piazza Elisabeth Goergl, quarta, probabilmente (ma non è sicuro) anche lei all’ultima gara della carriera, e Johanna Schnarf, quinta, giusto davanti all’amica e compagna di stanza Verena Stuffer, che chiude sesta e raggiunge il miglior risultato in Coppa nella specialità (era un ottavo posto ottenuto sempre qui, ma nel 2008). Hanna dimostra ancora una volta il suo grande stato di forma e potrà cercare quel podio a lungo inseguito quest’anno domani in superG. Settima Tina Weirather, ottava Corinne Suter, nona Kling, decima Bailet. Nessun’altra italiana a punti, dato che non sono entrate tra le 15 della classifica finale Nadia ed Elena Fanchini mentre sono uscite Marsaglia e Merighetti.

IL LUNGO ADDIO DI DADA – A proposito: una disdetta incredibile. Nel giorno del saluto definitivo alla Coppa del Mondo, Daniela Merighetti cade rovinosamente dopo un salto battendo schiena, testa con un movimento non naturale delle ginocchia. Gara ferma quasi 15′: Dada è poi tornata al parterre sugli sci, ma dovrà recarsi in ospedale per un controllo proprio alle ginocchia. In bocca al lupo gigantesco, saluto enorme per le grandi emozioni che ci ha regalato nel circuito dal 2002.

PROGRAMMA E CLASSIFICHE – La coppa di specialità era già stata vinta da Lindsey Vonn. Con lei salgono sul podio finale Fabienne Suter, seconda, e Larisa Yurkiw, terza. Domani i due superG: donne alle 10, con coppa di specialità ancora in ballo, e uomini alle 11.30.

 

 

 

 

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