Non è accaduto poi troppe volte, non siamo nemmeno in doppia cifra in Coppa del Mondo, anche se il doppio trionfo olimpico ad , di cui parleremo, è invece qualcosa che rimane nella storia più di tutto il resto. Lo scorso 20 febbraio, sabato, Nadia Fanchini e Domink Paris hanno regalato all’Italia un’altra di quelle giornata da leggenda, con la contemporanea vittoria di uno sciatore maschio e una sciatrice femmina, nello stesso giorno, in Coppa, in questo caso pure nella stessa specialità e a pochi km di distanza attorno al Monte Bianco, tra Chamonix e La Thuile, tra Francia e Italia.
STORIA – Ma nella storia del Trofeo inventato da Serge Lang, quante altre volte è accaduto per l’Italia? Poche volte, tutte dagli anni ’90 in poi, perché la Valanga Rosa di Giordani, Quario, Zini, Magoni ecc.ecc. ha di fatto raccolto un po’ il testimone da quella Azzurra di Thoeni&Gros e quindi in quel caso i successi non si sono mai accavallati nello stesso giorno.
DOPPIETTE – In Coppa del Mondo, nello sci alpino, la prima risale al 26 gennaio 1992, quando Deborah Compagnoni vinse il superG di Morzine, suo primo successo nel circuito, e Alberto Tomba lo slalom di Wengen; Alberto&Deborah ricorrono spesso in questa speciale classifica: il 5 dicembre 1993 la valtellinese si impone nel gigante di Tignes e il bolognese nello slalom di Stoneham, con brivido in partenza…. Piccola divagazione sul tema: il 21 dicembre 1994 Sabina Panzanini conquista il gigante dell’Alta Badia e Tomba lo slalom numero 2 di Lech. Poi rieccoli assieme, Tomba&Compagnoni: l’8 gennaio 1995 Compagnoni trionfa nel gigante di Haus dopo una stagione tribolata ancora per via di troppi infortuni e Tomba nello slalom di Garmisch. Cambiano i protagonisti: il 18 gennaio 1997 Compagnoni vince il gigante di Zwiesel (farà doppietta in due giorni) e Kristian Ghedina la discesa di Wengen; il 17 dicembre 1999, ultima doppietta italiana nello stesso giorno in discesa prima di quella firmata Fanchini-Paris dello scorso 20 febbraio, Isolde Kostner e Kristian Ghedina trionfano rispettivamente nelle discese di St. Moritz e della Val Gardena. E poi ecco la penultima, che era l’ultima fino a pochi giorni fa: il 16 marzo 2003, alle Finali, Giorgio Rocca conquista lo slalom di Hafjell e Karen Putzer, nella stagione magica che culminerà con il secondo posto nella classifica finale di Coppa e più di 1000 punti conquistati (mai riuscito né prima né dopo a nessun’altra italiana), il gigante femminile.
OLIMPIADI – Non è Coppa del Mondo, certo, ma forse vale di più e soprattutto se la ricordano in tanti: a poche ore di distanza l’una dall’altro, il 18 febbraio 1992, durante i Giochi Olimpici di Albertville, in Savoia, Francia, Deborah Compagnoni si inserisce tra le due manche del gigante di Tomba tra le porte larghe e conquista l’oro olimpico in superG ‘demolendo’ la favoritissima Carole Merle, mentre proprio Alberto doma Girardelli e Aamodt (in foto sul podio) nel gigante sulla terribile Face de Bellevarde diventando all’epoca il primo atleta nella storia dello sci alpino in grado di ‘bissare’ un oro olimpico (conquistato nel suo caso anche a Calgary 1988). A quando un altro giorno così a Cinque Cerchi? Probabilmente… mai più, perché adesso si tende a separare come giornate il programma maschile da quello femminile tra Olimpiadi e Mondiali…