Azzurre, un solo obiettivo: vincere

Presentazione gigante Soelden – Shiffrin, Rebensburg, Brem da battere

Meglio sgombrare il campo da equivoci: l’obiettivo stagionale dell’Italia femminile, soprattutto per le ragazze che si cimentano in gigante e superG, senza dimenticare però che gli unici due successi ottenuti negli ultimi sette anni nel circuito portano la firma delle sole discesiste Elena Fanchini e Merighetti, è tornare alla vittoria e raggiungere i gradini del podio con una frequenza ben più numerosa rispetto al recente passato (nel 2014-2015, una vittoria, quattro podi totali, 38 piazzamenti nelle dieci). Tra le porte larghe, l’ultimo trionfo porta la firma di Denise Karbon, oggi mamma di Pia, il 26 gennaio 2008, a Ofterschwang, in Germania; in superG è datato 7 dicembre 2008 e a ottenerlo fu Nadia Fanchini nella nebbia di Lake Louise. 

NUOVI SCENARI – L’infortunio di Anna Fenninger, regina di coppa nelle ultime due stagioni, è una ‘mazzata’ tremenda su tutta la Coppa del Mondo, perché il circuito perde per una stagione il suo principale punto di riferimento proprio nell’anno in cui Tina Maze, presente comunque a Soelden, ha deciso di prendersi un po’ ‘di riposo’, con Hosp, Zetttel, Lindell-Vikarby, Dominique Gisin, tra le tante, ritiratesi, e Mancuso, Marmottan, Baud ancora ferme ai box almeno per questa prima gara. La salisburghese tra l’ottobre 2013 e il marzo 2015 si era imposta in otto degli ultimi quindici giganti di Coppa del Mondo, lasciando le briciole alle altre, leggi Gut, Lindell-Vikarby, Worley, Weirather, Brem, Maze, Hector e Shiffrin, le uniche in grado di imporsi nella disciplina, di cui Anna era anche campionessa iridata in carica nonché detentrice delle ultime due sfere di cristallo di specialità. Ora inevitabilmente si aprono nuovi scendari, per tutte. Inutile a questo punto ripetere come un ‘mantra’ per tutto l’anno che vincere con Fenninger presente è una cosa, senza un’altra, dal momento che non è colpa delle sue colleghe se si è fatta male e in questi casi l’unica soluzione è… cercare di onorare l’assenza della campionessa facendo del proprio meglio e sfruttando al massimo l’occasione. Certo, sarebbe stato bello ‘testare’ il gruppo di gigantiste azzurre, assai competitivo sulla carta, al cospetto della ‘regina’, ma l’appuntamento è rinviato alla stagione 2016-2017. 

DIECI RAGAZZE PER VOI – L’Italia ci prova e, al netto di una preparazione comunque un pochino sfortunata tra Ushuaia e Hintertux, nonostante il grande lavoro di rifinitura svolto ieri in Senales, questa volta citiamo Julio Velasco e sgombriamo il campo dalla ‘cultura degli alibi tipicamente italiana’. Non ci sono scuse, questo gruppo ha tutto per vincere, a partire dal numero di partenza (anche l’Austria ha dieci atlete in gara domani, ma nessuno può vantarne otto tra le prime trenta, mentre tre nelle 15 le ha anche la Svezia, Hector, Pietilae-Holmner, Hansdotter), passando per la qualità di ogni singola ragazza (tutte possono fare bene, nessuna esclusa) per finire con esperienza, che non manca (Nadia Fanchini, Moelgg, Irene Curtoni, ma anche Brignone), voglia di riscatto nella disciplina (Marsaglia), in generale (Elena Curtoni, Sofia Goggia)e gioventù d’assalto, leggi Agnelli, Bassino e Pichler in rigoroso ordine alfabetico.

FAVORITE – Detto questo, ai nastri di partenza, visto anche il recente passato, le favorite non possono che chiamarsi Mikaela Shiffrin, vincitrice nel 2014 sul Rettenbach ex aequo proprio con Fenninger, ma non troppo soddisfatta degli ultimi allenamenti tra le porte larghe (e infatti le ultime news la danno già in forse, contrariamente a quanto previsto dal programma, per il superG di Lake Louise, al momento vuole concentrarsi sul gigante); Viktoria Rebensburg, prima a Soelden nel 2010, data in grande forma e a caccia della vittoria nella classifica generale di Coppa, tutt’altro che un’eresia; Eva-Maria Brem, la grande novità della scorsa annata per costanza e qualità mostrata sugli sci, su cui grava però il peso di tutto il Wunderteam, di fatto, che a parte Kirchgasser e Siebenhofer schiera una pattuglia di giovanissime provenienti dalla Coppa Europa, tutte da scoprire, e getta nella mischia anche in gigante Cornelia Huetter... Attenzione ovviamente a Lara Gut, con materiale (Head) e skiman (Krause) nuovi, anche se lo scorso anno è entrata una sola volta nelle dieci in gigante (ma a Soelden ha vinto nel 2013) e Tina Weirather, di cui non parla nessuno, ma che può ambire al successo nella overall e sul Rettenbach fu quinta nel 2013 partendo con pettorale n.37. Svedesi e Tessa Worley, che però a Soelden non ha mai brillato particolarmente, outsider di lusso. 

PISTA – La neve non manca sul Rettenbach, le previsioni sono buone per sabato (con temperature in diminuzione al mattino, quello che ci vuole per un manto duro, compatto), meno belle per domenica 25, giorno della gara maschile (cielo coperto con possibili nevicate). La pista è tosta, anche se presenta un lunghissimo piano finale dove bisogna arrivare con il massimo della velocità altrimenti si è perduti: dieci/dodici secondi iniziali pianeggianti, primo cambio di pendenza, poi un secondo e si entra nel ‘vero’ muro del Rettenbach, molto ripido; come sempre, però, la differenza si farà sul raccordo finale che porta sul piano. La sciata in pista prevista oggi alla fine ci sarà. 

STORIA – A Soelden si è gareggiato in gigante per la prima volta nel 1993 e dal 2000, dopo un’alternanza con Tignes, la tappa è diventata fissa in apertura di stagione. Non disputata solo l’edizione 2006 causa (rara) mancanza di neve. Tina Maze è la regina del Rettenbach con tre successi (ma per i podi bisogna andare da Kathrin Zettel, con cinque), a quota due troviamo la norvegese Flemmen e la tedesca Ertl, con uno ecco Wachter, Seizinger, Dorfmeister, Hosp, Paerson, Poutiainen, Rebensburg, Vonn, Gut e Shiffrin. Per l’Italia femminile, un solo successo, quello di Denise Karbon nel 2007, più altri quattro podi, firmati Compagnoni (due), Karbon e Moelgg. 

ORARI E TV – Prima manche del gigante donne ore 9.30, seconda ore 12.45, diretta su RaiSport ed Eurosport con studi e pre-gara anche 15′ prima dell’evento. 

 

 

What a day!! And what a view!!󾌧😎󾭂 –>Soelden #helvetia #wearefiKappaINTIMISSIMIFISI – Federazione Italiana Sport Invernali Posted by Marta Bassino on Giovedì 22 ottobre 2015

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