Fahrner: 'L'Italia e' l'unica che non mi ha cercato'

Daniel: 'Visto Thaler e Nani avrebbero dovuto chiamare me e Castoldi'

Daniel Fahrner non è un tipo che ci gira molto intorno. Un tipo schietto, diretto. Forse anche per questo motivo ricercato. Il coach altoatesino è stato negli ultimi anni fra gli allenatori più ambiti e contattati da diversi atleti per svolgere programmazioni private e differenziate. Anche in queste settimane in tanti hanno bussato alla porta del tecnico che intanto ha appena firmato un quadriennale fino ai Giochi coreani con il Giappone. «Mi ha cercato la Svizzera, la Germania, l’Austria per seguire specificatamente Hannes Reichelt. Mi hanno cercato un po’ tutti insomma, tranne l’Italia. Mi sembra proprio strano. Alla fine mi ha chiamato anche il Giappone, ho firmato con loro, anche perchè in estate fanno un lavoro minore e riesco a trovare spazio per seguire i miei atleti privatamente». Fahrner infatti è stato anche di supporto a Patrick Thaler e Riccardo Tonetti. Daniel ritorna sull’Italia: «Visto come sono andate le cose quest’inverno a Patrick Thaler e Roberto Nani, credevo che avrebbero chiamato il sottoscritto o almeno Corrado Castoldi, tanto più che gli staff italiani sono stati stravolti».

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