Nella discesa di Beaver Creek sale sul terzo gradino del podio
Il cielo è grigio, il freddo è intenso, qualcosa come -20 sotto zero e forse qualche grado in meno, per la discesa di Beaver Creek. Si era un po’ nascosto in prova, alla fine Svindal è salito sul gradino più alto del podio, per poco, ma ci è salito. Una gara con margini ridotti, almeno per la lotta sul podio: il norvegese è stato davanti sino al penultimo intermedio, ha perso qualcosa, poi ha tirato giù nel finale (dove era caduto e si era fatto male sul serio qualche stagione fa), finendo davanti a tutti, con 17 centesimi di vantaggio. Alle sue spalle l’austriaco Hannes Reichelt che solo per tre centesimi supera Peter Fill. Ecco quella di Beaver Creek è stata la grande giornata di Fill. Che fosse in condizione si sapeva, in prova è stato tra i migliori, in gara ha fatto altrettanto. Una gara fotocopia con quella di Reichelt: all’ultimo intermedio avevano lo stesso tempo, cinque centesimi di vantaggio su Svindal, poi ha ceduto qualcosa, ma sul podio c’è lo stesso. Con appena quattro centesimi sul canadese Manuel Osborne Paradis, un altro tornato tra i migliori. Quinto lo svizzero Peter Kueng, ma il ritardo da Svindal sale già a 52 centesimi, sesto il ritrovato Beat Feuz.
BENE GLI AZZURRI –




