Non c’è niente da fare per le avversarie. Forse ha ragione Nadia Fanchini quando dice che la Lindsey Vonn edizione 2015-2016 è la più forte che si sia mai vista, nonostante gli infortuni degli ultimi anni. In questo momento ha una sicurezza unica, tipica di chi è conscia che se scia come sa, non c’è partita. Vince sicuramente lei, come capita quasi sempre. E i numeri vanno ancora aggiornati: successo numero undici a Cortina, il sesto in superg, l’ottavo in stagione, il 75esimo in Coppa del Mondo, con il podio n° 122, il 27esimo in superG in Coppa. A 19 gare dalla fine della stagione, potrebbe provare a battere il numero massimo di vittorie in una singola annata che appartiene alla Vreni Schneider edizione 1988-’89, con 14 successi… Weirather e Rebensburg sul podio, Gut è quinta. Giornata perfetta per l’americana, che torna anche in testa alla classifica di Coppa del Mondo. Per l’Italia un passo indietro rispetto agli ultimi due superG: podio oggi lontano, con Brignone, la migliore, nona, ed Elena Curtoni decima. Fuori due tra le più attese, Marsaglia e Schnarf, primi punti in stagione nella specialità per Sofia Goggia. Ma non può bastare…
GARA – Platzer prova a mettere in difficoltà Vonn inserendo tanta curva nel tracciato, per un superG davvero interessante. Giornata splendida a Cortina, neve fantastica, ma non ghiacciata, bensì compatta, tipica, come si diceva già per la discesa, del Nord America, neve sulla quale bisogna essere molto leggeri e dosare la presa di spigolo, come sa fare molto bene per esempio Tina Weirather, in queste circostanze. L’atleta del Liechtenstein scia divinamente dall’inizio alla fine, rimane vicina all’americana fino alla Grande Curva, poi neanche lei può nulla contro la potenza di Lindsey. La regina si impone nella classifica finale in 1’26”55, riuscendo a fare una velocità pazzesca su Scarpadon e Rumerlo, irraggiungibile per tutte le altre: Weirather è seconda a 0”69, terza un’ottima Rebensburg, pur con errore grave, a 1”15, altrimenti sarebbe stata davanti alla figlia d’arte. Quarta Huetter, che in otto gare veloci disputate quest’anno ha centrato cinque podi, sette piazzamenti tra le prime quattro, pur mancando ancora l’appuntamento con la prima vittoria in Coppa del Mondo. Quinta Gut, che forse oggi ha ‘intraversato’ un po’ troppo prima di qualche passaggio su un tipo di neve che lo consente meno rispetto al ghiaccio, sesta Kling sempre molto costante, settima Corinne Suter, autrice di un’ottima stagione finora. Ottava Cook e nona la prima delle azzurre, Federica Brignone, ancora nelle dieci in superG. Ma su un tracciato così tecnico, forse era lecito attendersi qualcosa di più dalla valdostana, non perfetta tra Scarpadon e Rumerlo. Decima, ex aequo con Venier, Elena Curtoni, al miglior risultato in stagione nella disciplina. Certo, meglio di quanto visto finora a Lake Louise e Zauchensee, ma anche alla valtellinese chiediamo ben altro piazzamento. Male Goergl, purtroppo fuori due delle azzurre più attese, Schnarf (alla Grande Curva) e Marsaglia. Out anche Fabienne Suter.
AZZURRE – Quindicesima Sofia Goggia, a punti per la prima volta in superG, ex aequo con Nadia Fanchini, molto delusa dal suo risultato. In realtà non ha commesso nessun errore vistoso in pista, anzi, ma probabilmente ancora una volta non riesce a esprimere il suo potenziale su questo tipo di neve. Diciannovesima Stuffer, ventesima Elena Fanchini, 32esima Daniela Merighetti.
CLASSIFICA E APPUNTAMENTI – In classifica generale ecco il sorpasso di Vonn ai danni di Gut, con Brignone undicesima, prima delle azzurre e sempre sopra quota 500 punti nella WCSL overall; nella graduatoria di specialità domina l’americana, che ha vinto tre gare su tre. Appuntamento a Maribor, nel prossimo weekend, in Slovenia, per gigante (sabato) e slalom (domenica).