Pioggia, neve, vento, nebbia, prova impossibile eppure portata a termine: in mente però ci resta un solo nome, Shiffrin. Che campionessa l’americana! In condizioni estreme, al termine di una gara che probabilmente andava annullata come quella di Courchevel, le migliori della disciplina alla fine sono tutte lì davanti, nell’ordine, messe in fila però da “wonder” Mikaela, che si regala una doppietta in gigante a Semmering e sale sul podio, d’autore, con Tessa Worley (ancora seconda come nel primo gigante) e Viktoria Rebensburg. Per la prima volta in stagione l’Italia femminile non chiude tra le migliori tre tra le porte larghe: le azzurre si sono un po’ “perse” nella nebbia della seconda manche. Pazienza. La migliore alla fine è stata ancora Manuela Moelgg, ottava. Sesta Lara Gut; miglior risultato in carriera per Mowinckel (quarta). Brutta caduta per Taina Barioz, portata in spalla quasi fino al traguardo da un allenatore, per una scena che non ha fatto onore allo sci, allo sport e agli organizzatori austriaci (non sempre impeccabili, anzi…L’Italia in questo senso ha un’altra marcia). Si attendono notizie per la francese, già infortunata a inizio stagione. Dita incrociate.
DURISSIMA – Gara da cancellare dunque? Probabilmente sì. Gigante non regolare, va detto, con vento che andava e veniva, in alto, ma anche in basso, nebbia, neve che continuava a scendere posandosi sul tracciato e rendendolo lento e pericoloso. In Austria in queste condizioni si scende sempre o quasi? Parrebbe proprio di sì e così è stato anche oggi. Giusto o meno, resta da decidere. Gigante sinceramente anche difficile da commentare in una seconda manche folle, continuamente interrotta, ricca di rimonte come previsto, ma con condizioni assolutamente non regolari per tutte, anzi, lo ripetiamo. In ogni caso un dato svetta su tutti: le migliori hanno chiuso lì davanti e non è poco, segno che comunque tecnica, grinta, coraggio, esperienza fanno sempre la differenza. Mikaela Shiffrin ha mostrato maturità e sangue freddo. Diventerà una delle più grandi di sempre, se non la più grande di questo sport. Scesa per ultima dopo aver “conquistato” la prima manche, con soli 10 centesimi di vantaggio su Worley, è riuscita a prendersi un’altra vittoria (la terza in gigante, seconda consecutiva a Semmering, quinta stagionale, 25esima in assoluto con 36 podi), in 2’09”40, portando anche a 15 i centesimi di vantaggio sulla francese alla fine, nonostante l’undicesimo tempo parziale. Impossibile fare meglio. Onore a lei e a tutte le atlete che si sono comunque “buttate” dal cancelletto di partenza per la seconda manche, al di là delle più coraggiose o meno. Tessa ha chiuso ancora seconda, al 17esimo podio in Coppa, tutti in gigante, rimanendo leader di specialità. Quarto podio consecutivo (con due vittorie) in cinque giganti disputati finora per la francese. Chapeau. Terza Rebensburg, seconda a metà gara, staccata di soli 13 centesimi. Per la tedesca, che ha perso due mesi di preparazione da settembre, è il primo podio stagionale e vale tantissimo, il 24esimo in assoluto.
LE ALTRE – Le condizioni estreme hanno esaltato Mowinckel, Gagnon, Frasse Sombet e un’ottima Lysdahl. La prima norvegese, dal sorriso radioso, ha centrato il miglior risultato in assoluto rimontando dalla decima alla quarta posizione, ma si era già visto che era in forma, quanto meno sui piani. Ha sciato bene anche nel ripido, ora le serve continuità, mai avuta finora in carriera; Marie-Michele si è finalmente ritrovata, chiudendo settima (era 23esima a metà gara) con il miglior tempo parziale. Un’altra rispetto a inizio stagione, quello odierno è il suo secondo miglior risultato in carriera in gigante. Coralie ha eguagliato il suo “best” in Coppa (undicesima), mentre Lysdahl, attuale leader di Coppa Europa, ha centrato i primi punti nel circuito maggiore chiudendo 17esima a 1”84. Bravissima. Nelle dieci anche Stefanie Brunner (5a, al secondo miglior risultato eguagliato in Coppa, l’austriaca cresce di gara in gara), Lara Gut (sesta, in rimonta di una posizione, ma Shiffrin ora ha più di 100 punti in vantaggio in classifica generale), e Haaser, decima, al “best” in gigante, miglior risultato in assoluto eguagliato. Venticinquesima Anna Veith, per la prima volta in classifica in stagione. L’aspettiamo, con calma. Tornerà al top. Bellissimo averla ritrovata in gara.
ITALIA – Niente podio in gigante per le azzurre dopo quattro gare, può capitare. Nessun dramma. E non biasimiamo chi non ha avuto il coraggio di rischiare a tutta nella seconda manche, con quella visibilità, la neve riportata sul tracciato e la caduta di Barioz, preoccupante. In ogni caso Manuela Moelgg, ottava (era sesta dopo la prima manche) e Federica Brignone (nona, da quarta) hanno chiuso nelle dieci. Diciottesima Elena Curtoni, 21esima Francesca Marsaglia, 26esima Marta Bassino (che ha preferito non tirare a tutta, almeno questa è stata l’impressione), 27esima Nadia Fanchini; fuori purtroppo (come ieri) Irene Curtoni.
CLASSIFICHE E CALENDARIO – In classifica generale Shiffrin, sempre prima, sale a 698 punti, davanti a Lara Gut seconda con 583. Quarta Sofia Goggia, fuori nelle ultime tre gare, a 467. Nella graduatoria di gigante Worley guida con 400 punti, Shiffrin è seconda a 365, Bassino quarta a 205. Brignone e Bassino restano nel primo mini-sottogruppo delle migliori sette tra le porte larghe. Domani si chiude il 2016 dello sci alpino femminile in Coppa del Mondo con lo slalom di Semmering, quarto stagionale, con manche alle 15 e 18. Tripletta per Shiffrin?